Jakub Mareczko ha tagliato il traguardo di Meru Raya con un vero e proprio urlo liberatorio. Davanti ad un folto pubblico in festa, si è preso di forza la vittoria della quarta tappa del Tour De Langkawi dopo uno sprint praticamente perfetto. Due giorni fa a Raub era salito sul gradino più basso del podio e ce lo aveva detto senza giri di parole: voleva vincere. Il Kuba sorride appena gli mostriamo la foto dell’arrivo, è stato un testa a testa con Rudiger Selig e tutto è stato deciso da un colpo di reni.
«Avevo bisogno di questa vittoria, per me e per la squadra - spiega a tuttobiciweb subito dopo l’arrivo - il primo giorno c’era uno strappo negli ultimi chilometri e non sono riuscito a tenere le ruote dei primi, nella seconda tappa invece la volata è stata un po’ caotica, avevamo lavorato tanto ma alla fine non ero nella posizione giusta e così non ho potuto fare un buono sprint. Oggi invece è andato tutto secondo i piani e sono veramente soddisfatto della mia corsa, spero che sia solo un inizio »
E’ stato un successo di squadra inseguito e voluto, pianificato sin dalla partenza. Questa mattina a Sabak Bernam avevamo visto tutto il team Alpecin impegnato in un intenso meeting pre gara per dettare la tattica. «Oggi volevamo vincere a tutti i costi. Prima della partenza abbiamo pianificato ogni mossa perché sapevamo che l’essenziale sarebbe stato tenere la corsa chiusa. Durante la gara altri team hanno cooperato per tenere sotto controllo la fuga, poi, una volta che è stata annullata ci siamo mossi in prima persona per guidare le operazioni. Penso che se una squadra attrezzata come la nostra vuole cercare di vincere una tappa non può tirarsi indietro dal duro lavoro di dettare il ritmo nel plotone ed evitare che nascano dei nuovi tentativi di attacco» ci dice Mareczko che intanto è a soli tre punti dalla maglia di miglior sprinter, un nuovo obiettivo, oltre alle vittorie di tappa, che è sempre più vicino.
Mareczko raggiunge la sua terza vittoria stagionale che rappresentata la trentaduesima per una Alpecin Deceuninck che è ormai pronta per il grande salto nel World Tour. E’ sta una stagione lunghissima per il bresciano che ha iniziato a correre al Saudi Tour ad inizio febbrario, «Mi sembra una stagione infinita, praticamente è dal Saudi Tour che faccio una corsa dopo l’altra. La caduta in Turchia ad aprile ha condizionato molto il resto della stagione perché di fatto mi ha obbligato a lasciare il Giro. Con la squadra abbiamo cercato di pianificare un buon finale di stagione che sono contento di aver preparato al meglio, ora ho la conferma che tanto lavoro è stato ripagato» ci spiega Jakub sottolineando come la caduta abbia fatto saltare il suo più importante appuntamento stagionale. Intanto sulla Malesia cala la sera e domani ad attendere i corridori ci sarà un'altra frazione con probabile arrivo allo sprint e sicuramente Jakub Mareczko vorrà essere della partita
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