Mathieu van der Poel è stato processato e condannato ad una pena pecuniaria questa mattina, ma ha riavuto il suo passaporto e può ripartire con i suoi compagni di nazionale con il volo che lascia Sydney alle 10 ora italiana, come ha spiegato la tv olandese NOS che ha seguito la vicenda con un suo inviato.
L'olandese era stato arrestato nella notte fra sabato e domenica e aveva trascorso cinque ore in commissariato dopo essere stato protagonista di un "fattaccio" in albergo, quando aveva strattonato due ragazzine che facaevano rumore nel corridoio dell'albergo e continuavano a bussare alla sua porta. Rientrato in hotel alle 4 del mattino, si era poi schierato al via del mondiale per ritirarsi dopo soli 30 chilometri.
Inizialmente il processo era previsto per domani, ma l'avvocato del corridore è riuscito a farlo anticipare di un giorno. Il giudice del tribunale locale di Sutherland ha ritenuto colpevole il ciclista e gli ha inflitto una multa pecuniaria di 1.500 dollari australiani, pari a 1.000 euro.
Van der Poel è stato accusato di aver voluto risolvere la questione personalmente provocando una leggera lesione al braccio di una delle due ragazze e facendo finire l'altra contro il muro. Il giudice ha sottolineato come avrebbe dovuto rivlgersi alla sicurezzza dell'albergo e non ha accettato come attenuante il fatto che il corridore dovesse partecipare al campionato mondiale poche ore più tardi. Il corridore ha negatola sua colpevolezza e il suo avvocato ha già annunciato che presenterà ricorso.
I fatti, lo ricordiamo, si sono svolti al nono piano del Novotel alle porte di Sydney, mentre la nazionale olandese alloggiava al quarto piano e non si è accorta di nulla, con i dirigenti che sono stati informati solo a fatti avvenuti. La federazione olandese ha spiegato, in maniera poco convincente però, che il corridore non alloggiava con i compagni perché al suo arrivo in Australia aveva il raffreddore e quindi gli era stata prenotata una camera diversa, che peraltro divideva con la fidanzata. Il ciclista ha raccontato di essere andato a letto alle ore 21, poi alle 22.40 la polizia australiana ha segnalato nel suo rapporto di essere intervenuta perché chiamata direttamente dall'hotel.
AGGIORNAMENTO ORE 12. Il sito australiano Wild World of Sport nel servizio televisivo dedicato alla vicenda spiega che a Van der Poel è stata comminata una pena aggiuntiva, vale a dire il divierto di ingresso in Australia per i prossimi tre anni.