Il Veneto - e in particolare il Bellunese - si prepara a giocare ancora una volta un ruolo determinante nella storia del Giro d’Italia. La corsa rosa arriverà in Veneto mercoledì 24 maggio con l’arrivo di Caorle, per poi proporre due tappe davvero importantissime: la Oderzo - Palafavera e la Longarone - Tre Cime di Lavaredo.
I dettagli saranno presentati il 17 ottobre a Milano nella vernice ufficiale, ma il percorso è già ben definito e non dovrebbe discostarsi di molto da quello che è trapelato.
Dopo la partenza da Oderzo ci sarà il passaggio sulla piana del Cansiglio per scendere con tutta probabilità dalla Val Cantuna, e passare a Ponte nelle Alpi prima di risalire verso Soverzene e Perarolo.
Per arrivare a Palafavera ci si dirigerà verso Pieve di Cadore, affrontando poi il Passo Cibiana, per arrivare a Palafavera, sotto le piste da sci: un arrivo che ricorda quello del 2005, quando vinse Paolo Savoldelli.
Il tappone più atteso invece partirà da Longarone nel 60° anniversario della tragedia del Vajont e proporrà ben sei passi dolomitici. Da Longarone si scenderà verso Ponte nelle Alpi, Belluno quindi Mas, Agordo, Alleghe, Caprile e Arabba. Il Passo Campolongo sarà la prima salita seguita dal Passo Val Parola.
Si scende e si ricomincia a salire col Passo Falzarego, poi Colle Santa Lucia e Selva di Cadore prima del Passo Giau, da cui la gara arriverà a Cortina, ennesimo omaggio alla sede delle Olimpiadi del 2026.
Da Cortina si affronterà il Passo Tre Croci, per arrivare allo splendido lago di Misurina e quindi alla storica ascesa verso le Tre Cime di Lavaredo, teatro di imprese leggendarie, ultima quella di Vincenzo Nibali nel 2013 sotto una fitta nevicata.