Clamoroso quanto appena avvenuto nella corsa in linea maschile dei Mondiali di Wollongong 2022: all'attacco della prima salita, quella del Mount Keira dopo neanche 30 chilometri di gara, Mathieu Van der Poel si è ritirato!
Designato da molti (tra cui il leader azzurro Alberto Bettiol parlando al nostro direttore Stagi a BlaBlaBike) come il favorito per la vittoria, VDP ha pagato una nottata di vigilia parecchio movimentata. Un gruppetto di adolescenti facevano chiasso in albergo, Mathieu ha avuto a che dire pesantemente con loro (con presunta spinta a una ragazza), conseguente interrogatorio in commissariato, ritiro del passaporto, rilascio con cauzione alle 4 del mattino e udienza indetta per martedì.
Aggiornamento ore 6:
«Attorno alle 22.40 di sabato sera un uomo è stato implicato in un alterco verbale con due adolescenti di 13 e 14 anni in un hotel di Brighton-Le-Sands. Secondo la ricostruzione, avrebbe spinto le due adolescenti, una delle quali è caduta a terra mentre l'altra è finita contro il muro procurandosi una escoriazione al gomito» ha scritto la polizia in un comunicato.
«Ho voluto andare a letto presto ieri sera, ma era pieno di bambini nel corridoio dell'hotel e continuavano a bussare alla mia porta. Ad un certo punto, sono sbottato. Ho detto loro, in maniera poco simpatica, di smetterla, a quel punto è stata chiamata la polizia e mi hanno portato in commissariato. Sono tornato nella mia stanza alle quattro del mattino, non è certo l'ideale alla vigilia di un mondiale. È un disastro, ma non posso più cambiare nulla» ha detto Van der Poel ai giornalisti dopo il ritiro.
«Mathieu è andato a letto alle 21 - spiega il manager della sua squadra Christoph Roodhooft - ma dopo ore continuavano ad esserci ragazzini che giocavano nel corridoio e continuavano a bussare alla sua porta. È uscito per dire loro di smetterla ma non deve averlo fatto molto pacatamente. Era molto ambizioso, da due mesi era in crescendo dopo essersi messo alle spalle un Tour difficile».
Di sicuro con la polizia del Nuovo Galles del Sud "non si scherza" e Van der Poel è giunto distrutto alla partenza di Helensburg. E il risultato di tutto questo è un colpo di scena che gli appassionati di ciclismo non avrebbero voluto vedere.
aggiornamento ore 10:
Il tecnico olandese Koos Moerenhout ha spiegato alla stampa: «Inizialmente Mathieu avrebbe dovuto essere in camera con Jan Maas ma lunedì quando è arrivato in Australia aveva il raffreddore, quindi gli abbiamo prenotato un'altra stanza, casualmente su un piano diverso rispetto al nostro. Stanotte con lui c'era la sua fidanzata Roxane, purtroppo ci hanno informato di quanto era accaduto solo a cose fatte. Non c'è altro da aggiungere».
aggiornamento ore 16.30
Arrivano anche le dichiarazioni di Jan van Veen, tecnico e capo della delegazione olandese in Australia: «I fatti li ha raccontato Mathieu, noi non ne sappiamo molto di più - ha detto ai colleghi di Wielerfist -. In questo albergo noi siamo sempre stti tranquilli, io dormivo con la finestra aperta e nessun corridore si è lamentato nei giorni precedenti. Non siamo intervenuti in prima persona perché Van der Poel non ci ha avvisati, ha fatto tutto da solo e probabilmente non è stata la soluzione migliore. Quando ci ha informati, noi abbiamo allertato subito Christoph Roodhooft, è stato lui ad accompagnare Matheu in commissariato. Anche koos Moerenhout si era offerto di farlo, ma abbiamo deciso insieme che questa fosse la soluzione migliore. Ora Van der Poel è tornato in albergo, non ho ancora avuto modo di parlare con lui. Non sappiamo ancora cosa sia successo esattamente: Mathieu ha fornito la sua versione, ma non abbiamo ancora sentito quella della controparte. In ogni caso, in questa storia ci sono solo dei perdenti».