L’attesa è terminata: il programma del Gran Finale di Coppa del Mondo in Val di Sole (2-4 settembre) è entrato nel vivo nella giornata di venerdì 2 settembre, quando le prove libere e le sessioni di training hanno lasciato spazio ai cronometri, alle sfide e ai primi verdetti.
Al fianco dei rider più forti provenienti da ogni angolo del mondo, un altro grande protagonista si è imposto nella giornata di venerdì: il pubblico delle grandi occasioni che ha sostenuto gli atleti tanto nello Short Track quanto sulla temibile discesa della Black Snake, dove oggi si sono tenute le qualificazioni del Downhill.
Nell’ultimo Short Track della stagione, che ha messo in palio la prima – storica – Coppa del Mondo di specialità, preziosi punti per la Coppa del Mondo di Cross Country e definisce la griglia di partenza della gara domenicale, hanno primeggiato i francesi Titouan Carod e Pauline Ferrand-Prèvot, mentre il sudafricano Alan Hatherly e l’elvetica Alessandra Keller hanno trionfato nella classifica generale.
Ma nel primo atto del weekend di Val di Sole c’è stato molto spazio anche per i colori di casa. C’erano grandi attese per Luca Braidot, presentatosi in Val di Sole con una possibilità concreta di conquistare la Coppa del Mondo, e il goriziano ha offerto la migliore delle risposte, con un gran terzo posto nello Short Track dopo aver piegato la resistenza di Re Nino Schurter. Domenica partirà nel Cross Country in prima fila, da secondo in classifica, e con la fiducia per fare qualcosa di memorabile.
In campo femminile bel sesto posto di Martina Berta nel Cross Country, mentre Eleonora Farina (3a) e Veronika Widmann (7a) si sono ben espresse nelle qualificazioni in vista delle prove di Downhill di domani, sabato.
A CAROD L’ULTIMO SHORT TRACK AL MASCHILE. CORONA AD HATHERLY
Ultimo round a Titouan Carod, Coppa del Mondo ad Alan Hatherly: la Val di Sole ha emesso i verdetti della Coppa del Mondo di Short Track, venerdì 2 settembre. Forte del margine di vantaggio acquisito nei precedenti round di Coppa, il sudafricano Hatherly ha interpretato la gara all’attacco con un obiettivo ben preciso in mente: fiaccare la resistenza del suo unico avversario per la vittoria finale, lo svizzero Filippo Colombo.
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