Primož Roglič ha vestito la maglia rossa di leader della Vuelta solo per un giorno ma, dopo averla ceduta nella quinta frazione a Rudy Molard, aveva detto che era stato tutto calcolato e che la sua squadra non aveva intenzione di difendere la maglia rossa.
Con la sesta frazione, quella che ieri ha portato la corsa a San Miguel de Aguayo, la situazione però è cambiata ed è diventata pericolosa per tutti gli uomini di classifica, perché Remco Evenepoel è stato autore di uno straordinario attacco e ora è il nuovo leader con un minuto di vantaggio sullo sloveno.
«Sicuramente abbiamo perso qualcosa, ma Madrid è ancora lontana – ha detto Primož Roglič - Non avevo le gambe per vincere, ho lottato fino al traguardo. Ma alla fine sono stato io che ho dettato il ritmo. Abbiamo perso dei secondi, ma ci sono ancora tante giornate. Ci sono anche altri corridori che possono fare bene, ma riguardo all’arrivo di ieri, posso dire che il clima un po’ atipico ha alterato la corsa».
Roglič, dopo un Tour de France da dimenticare, alla Vuelta è tornato per ottenere la sua quarta vittoria consecutiva, ma vincere non sarà facile, perché la concorrenza è veramente alta. La Jumbo-Visma fino a ieri mattina poteva correre rilassata, ma adesso dopo il distacco con Evenepoel, la situazione è cambiata e i giallo-neri dovranno presto recuperare.
«Fa sempre piacere indossare la maglia di leader, ma fa parte anche del gioco perderla. Come ho detto, è una lunga strada e l'obiettivo principale è arrivare a Madrid. Mi sento bene e possiamo andare avanti».
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