Ha vinto la Vuelta a Espana nel 2019, nel 2020 e nel 2021 Primoz Roglic. E oggi, con la volata vincente in salita nella prima frazione spagnola (quarta totale, dopo il triplice inizio olandese) della Vuelta 2022, lo sloveno ha lanciato l'assalto al quarto trionfo consecutivo. Queste le parole nel post-gara di Roglic: «Sono felicissimo per la vittoria, siamo solo all'inizio ma lo sapete, per me è sempre meglio guadagnare secondi dov'è possibile: il ritmo è stato molto alto tutto il giorno, è stata una tappa velocissima. Nel finale c'è stata la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa e avevo le gambe per farlo e per questo ho dato il massimo». Se domani continueremo il giro di maglie e "cederemo" la roja a Sepp Kuss? Di sicuro il nostro piano dopo la cronosquadre inaugurale era di continuare a cambiarla e, complice l'aver cominciato bene nei Paesi Bassi sede del team, ci stiamo divertendo parecchio... Questo era il piano che avevamo in mente. Oggi era stato stabilito che sarebbe stato il mio turno. Vedremo cosa accadrà domaniv, tanto l'importante è portarla a Madrid!»
Peraltro il compagno di squadra Sam Oomen ha rivelato che non era nelle intenzioni della Jumbo Visma conquistare per forza la tappa, ma la Bora Hansgrohe ha spinto subito per riprendere la fuga e allora ci si è giocati lo "sprint pendente". E lì Roglic, specie quando respira aria iberica, è quasi imbattibile.
Menzione per Edoardo Affini, a cui Roglic ha "tolto" la leadership: mantovano d'Olanda, Affini si è goduto fino in fondo la sensazione di trascorrere una giornata in rosso, e col consueto sorriso ha ammesso che stasera, senza eccedere con lo champagne, un bel brindisi in casa Jumbo lo faranno.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.