Tiesj Benoot è tornato in Belgio nella giornata di ieri e ha raccontato agli amici di Het Laatste Nieuws quanto gli è successo a Livigno lunedì mentre si allenava: «Stavo scendendo lungo un rettilineo, non andavo nemmeno troppo veloce, il mio ciclocomputer segnava 67 kmh come siamo poi andati a vedere. All'improvviso un'auto ha attraversato la strada per entrare in un parcheggio. Io sono riuscito a malapena a frenare ma l'ho centrata in pieno. Quando ho aperto gli occhi la portiera dell'auto era ammaccata, lo specchietto era distrutto, i finestrini erano rotti».
E ancora: "Mi sono ripreso dopo quindici minuti. Mi hanno portato in ospedale in elicottero, mi hanno subito fatto una dose di morfina, hanno fatto gli ultrasuoni dei miei organi interni per controllare che non ci fossero emorragie. Alla fine ho riportato la frattura di una vertebra cervicale, ma non ci sono danni permanenti. Fortunatamente, sono stato in grado di muovere mani e piedi sul posto ed è stato un sollievo. Pochi millimetri o meno ancora sarebbe potuta essere una storia diversa. Me ne sto facndo una ragione, in realtà sono molto grato e felice di poterlo ancora raccontare».
Non solo una frattura, però: «Mi è stata diagnosticata una commozione cerebrale e hanno dovuto rimuovere il vetro dall'anca e dal gomito e ricucire quelle ferite. Sento che anche le costole sono ammaccate o rotte. I medici non me ne hanno parlato, ma riconosco quel dolore quando rido o tossisco. Mi hanno detto che devo riposare per 6-12 settimane con il tutore, spero di riuscire a toglierlo dopo sei settimane».