TOUR DE POLOGNE. LANG: «OTTIMO BILANCIO PER UNA CORSA CHE REGALA SPETTACOLO»

PROFESSIONISTI | 11/08/2022 | 07:45

La 79a edizione del Tour de Pologne, terminata da pochi giorni con Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) leader della Classifica Generale, è stata particolarmente importante, non solo per gli indubbi aspetti tecnici legati a un percorso con diverse novità, rispetto a quanto proposto dal Team Lang negli ultimi anni, ma anche un momento importante per il messaggio di pace che ha voluto trasmettere per non dimenticare il conflitto in Ucraina.


“Il claim della nostra corsa è stato “RaceforPeace” - ricorda Lang. “Le prime tre tappe si sono corse idealmente lungo il confine con l’Ucraina. Abbiamo voluto fare sentire la nostra vicinanza al popolo ucraino in un momento difficile e sensibilizzare i tifosi di ciclismo su un argomento che purtroppo è ancora di grande attualità. E’ un piccolo contributo ma sentivamo di doverlo fare. L’arrivo dei profughi in Polonia durante il conflitto è una cosa che ci ha toccato molto.”


Il vincitore di questa edizione, Hayter, ha conquistato la maglia al termine della sesta tappa, la cronoscalata di 11.8km che da Nowy Targ conduceva a Stacja Narciarska Rusiński. “Sapevamo che la cronometro, come in passato, avrebbe fatto la differenza, ed infatti Ethan con il suo terzo posto, dietro il compagno di squadra Sheffield, e il vincitore Arensman (Team DSM), ha conquistato la maglia gialla fino ad allora nelle mani di Sergio Higuita (BORA-hansgrohe).” dice Czeslaw Lang, direttore Generale del Tour de Pologne. “Ho fortemente voluto questa cronometro su strade che conosco molto bene e che ho scelto personalmente. Su questo tipo di percorsi corridori completi e forti come Arensman e Hayter hanno avuto modo di esprimere il loro valore.”

E’ stata una corsa che ha visto alternarsi diversi team e tipi di corridori sul podio. Sprinter puri, passisti e allround hanno avuto modo di esprimersi e lottare per la vittoria, gli abbuoni e le maglie.

“Abbiamo assistito ad uno spettacolo molto interessante. Come da tradizione nella nostra corsa ci sono stati molti giovani talenti che hanno scelto le strade di Polonia per affermarsi. Penso a Olav Kooij (Jumbo-Visma) che ci ha sorpreso con il suo sprint a Lublin e la conquista della prima maglia gialla. A Ben Tullet (INEOS Grenadiers) che si aggiudica nuovamente il premio Bjorg Lambrecht, in quanto miglior piazzamento U23 nella classifica generale. A Thymen Arensman che si impone nella cronometro e rimane a soli 11” dal vincitore Hayter. E sì, anche lui, Ethan, primo britannico a vincere la nostra corsa a tappe. Con questi atleti il nostro sport ha un futuro brillante". spiega Lang. “Abbiamo visto come il ciclismo possa dare la forza di superare momenti difficili assieme a Jarrad Drizners, 23 enne della Lotto-Soudal che ritorna alle corse dopo un brutto infortunio e indossa la maglia di leader della classifica della montagna. Così come  Ackermann, che si mette tutti alle spalle sul traguardo di Sanok, uno dei più iconici della corsa. A Przemyśl si è imposto Higuita sfruttando a dovere l’unico arrivo veramente a disposizione per gli scalatori puri, mentre un talento riconosciuto come Arnaud Demare (Groupama - FDJ), ha saputo affrontare da solo un poderoso sprint regalando al pubblico una lezione di tecnica, tattica e tanto cuore, come solo i grandi campioni sanno fare. Il Tour de Pologne è sempre aperto a diversi scenari e premia chi sa osare. Questa è probabilmente una delle caratteristiche principali della nostra corsa.”

Nel corso delle 79 edizioni le città di partenza e arrivo sono tornate ciclicamente all’interno della percorso. “I territori coinvolti credono moltissimo nello sviluppo del ciclismo, non solo mondiale ma anche Polacco. Abbiamo avuto molti campioni in casa, Kwiatkowski, Majka, Poljański, Marciński che quest’anno ha commentato tutta la corsa assieme a TVP, Niemiec, parte dell’organizzazione da anni ormai, e molti altri”. racconta ancora Czeslaw. “Io da ex corridore e organizzatore sono certamente più coinvolto, ma vedere che sponsor e amministrazioni ci seguono con passione e costante supporto, mi riempie di gioia. Quest’anno i nostri corridori hanno nuovamente dimostrato di avere ottimi esempi ai quali ispirarsi. Patryk Stosz e Jakub Kaczmarek, entrambi del Poland National team, hanno mantenuto la loro leadership fin dall’inizio della corsa e anche Kamil Malecki (Lotto Soudal) ha fatto un ottimo lavoro in gruppo. Siamo fieri di come il nostro ciclismo sta crescendo.”

Un altro forte segnale legato all’aspetto della crescita, è la sempre più numerosa partecipazione di giovani atleti al Tour de Pologne Junior, manifestazione che ha permesso a ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni di vivere un’esperienza unica sulle strade del TdP poche ore prima dell’arrivo dei professionisti.

Anche l’ORLEN Tour de Pologne Amatorow, dedicato agli amatori, è stato un successo che ha coinvolto tantissimi atleti a dimostrazione di quanto il ciclismo sia e stia crescendo in Polonia.” dice Lang.

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