L'estate di BePink entra nel vivo con i numerosi impegni che la porteranno a gareggiare dentro e fuori i confini nazionali. Ai prossimi appuntamenti della squadra non potrà partecipare Giorgia Vettorello, che sta osservando un (pianificato) periodo di stop per recuperare al meglio dall'intervento chirurgico al quale è stata sottoposta nei giorni scorsi per risolvere in via definitiva i problemi alla spalla destra.
L'atleta trevigiana classe 2000 era caduta ai primi di maggio in Francia, al Bretagne Ladies Tour, riportando una seria lesione capace di determinare conseguenze anche a lungo termine e, dopo aver preso parte al suo secondo Giro Donne, è entrata in sala operatoria per un delicato intervento di ricostruzione del legamento della spalla con trapianto da donatore.
L'intervento, che ha avuto pieno successo, è stato eseguito presso il Policlinico San Pietro – Gruppo San Donatodi Ponte San Pietro (BG) dall’equipe del professor Marco Bigoni, un team che da oltre 15 anni si occupa di traumatologia dello sport ad altissimi livelli, seguendo sportivi professionisti e squadre di primissimo piano in tutti i contesti agonistici, dal basket al calcio, dalla pallavolo al ciclismo.
“Giorgia presentava una lesione della spalla con lussazione dell’articolazione acromion - clavicolare (o lussazione della clavicola)”, ha spiegato il professor Marco Bigoni, direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica e del Centro di Traumatologia dello Sport del Policlinico San Pietro. “Si tratta di una delle lesioni traumatiche più frequenti nel mondo del ciclismo professionistico, in genere conseguente a cadute dalla bicicletta”.
L'articolazione acromion-clavicolare è la struttura che unisce l'estremità laterale della clavicola con un’area della scapola chiamata acromion. “La funzione di questa articolazione è dare stabilità e movimento alla complessa articolazione della spalla. Quando si lussa la conseguenza è quasi sempre una dislocazione verso l’alto della clavicola che si associa a dolore e impossibilità a muovere la spalla”.
Da più di due mesi Giorgia soffriva, infatti, di dolori alla spalla e, una volta conclusa la Corsa Rosa femminile, grazie alla disponibilità del professor Bigoni (che da anni collabora con società e club sportivi e vanta una solida e riconosciuta expertise nell’ambito della traumatologia sportiva) e della sua equipe si è deciso di intervenire ricostruendo il legamento lesionato con tessuto tendineo da donatore.
“Nel caso di Giorgia non c’erano alternative all’intervento chirurgico, non solo per l’importanza della lesione, ma anche per la sua giovane età e per le prospettive e aspettative legate alla sua carriera di ciclista professionista” ha aggiunto il professor Bigoni. “Grazie all’intervento chirurgico è, infatti, possibile ripristinare l’anatomia originaria dell’articolazione, stabilizzandola, e permettere un recupero ottimale della mobilità”.
“Il trapianto di tendine da donatore e, quindi, di materiale biologico, in particolare rappresenta una valida alternativa rispetto alle metodiche normalmente utilizzate che prevedono l’inserimento di placche ad uncino per tenere insieme i segmenti ossei o l’utilizzo di legamenti sintetici. Ha infatti il vantaggio di offrire un risultato stabile e duraturo senza ricorrere a materiali che potrebbero favorire infezioni o dolore post-operatorio. Certo è un intervento complesso, per il quale è fondamentale avere una preparazione e skill specifiche, ma offre risultati molto superiori a tutte le altre metodiche, soprattutto nel caso di sportivi professionisti come è Giorgia”.
Dopo aver trascorso una sola notte in ospedale, Vettorello ha fatto ritorno a casa e a Mogliano Veneto (TV), dove ha iniziato il percorso di riabilitazione.
"L'operazione è andata bene e anche il dolore post-operatorio è stato decisamente minimo" ha spiegato Vettorello."Il professor Bigoni e la sua equipe sono stati veramente bravissimi e molto accoglienti. La mattina presto sono entrata nella struttura e, poco dopo, ero già in sala operatoria".
Giovedì 30 luglio la 22enne ha effettuato una visita di controllo: "Dovrò tenere il tutore per quattro settimane, togliendolo tre ore la mattina e altrettante il pomeriggio per muovere il braccio e fare movimenti base del gomito. A metà agosto mi verranno rimossi due ferri legati all'osso poi, piano piano, potrò riprendere a svolgere tutti i movimenti e ad alzare il braccio. Dopo questa fase potrò anche ritornare in bici, seppur con cautela. Adesso faccio 30/40 minuti di rulli 'in piedi’, senza gravare sugli arti superiori e per il rientro alle gare si vedrà. Il finale di stagione potrebbe essere una realtà ma, naturalmente, dipenderà dal decorso post-operatorio. Seguiremo le indicazioni dei medici e ci atterremo scrupolosamente a quello che ci diranno. Ci tengo a ringraziare di cuore la squadra e, soprattutto, il professor Bigoni e la sua equipe: sono stati eccezionali, sia professionalmente che umanamente!"
“Siamo molto grati al professor Bigoni, con il quale abbiamo il piacere di collaborare da molti anni, alla sua equipe e al Policlinico San Pietro – Gruppo San Donato,” ha detto il Team Manager di BePink Walter Zini. “Grazie a questo intervento Giorgia non solo potrà dedicarsi con serenità al suo percorso agonistico, ma anche archiviare definitivamente quel brutto incidente”.
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