Lunedì alle ore 17 scatta la Sei Giorni di Pordenone al velodromo intitolato ad Ottavio Bottecchia. La società Amici della Pista si è assicurata la partecipazione del Campione olimpico dell’inseguimento a squadre Francesco Lamon. Il veneziano classe ’94 su strada gareggia normalmente per il team Arvedi. A Pordenone farà coppia con l’azzurro delle specialità endurance Michele Scartezzini; trattandosi di una Sei Giorni avranno la maglia con la griffe di uno sponsor degli Amici della Pista. Lamon nel 2021 a Pordenone si è laureato Campione d’Italia derny. Inoltre al “Bottecchia” vinse in coppia con Attilio Viviani quella che era la “Tre Sere” di Pordenone. L’anno scorso a Pordenone si gareggiò per 5 giornate benchè la denominazione fosse ancora “Tre Sere”, e ora sono diventate sei.
“Io e Scartezzini – afferma Lamon – vogliamo vincere questa prima edizione della Sei Giorni “. Il cimento di Pordenone arriva nella fase cruciale della stagione: Lamon e gli altri pistard più forti sono reduci dalle prove di Coppa del Mondo a Cali, in Colombia, e dopo l’evento di Pordenone disputeranno la Sei Giorni delle Rose a Fiorenzuola. “Mi sento bene – continua Francesco Lamon – e per il momento vado forte, non fortissimo; sono all’ottanta per cento della forma. Il cento per cento lo vorrei raggiungere alla fine della Sei Giorni di Fiorenzuola. La settimana dopo partiremo per i Campionati d’Europa di Monaco di Baviera puntando alle medaglie”. Patron Massimo Rabbaglio del team Arvedi ha consentito a Francesco di svolgere l’attività su strada in funzione della pista.
“Ringrazio Rabbaglio e tutto lo staff Arvedi. A Pordenone io e Scartezzini giocheremo il nostro jolly soprattutto nelle americane. Ne abbiamo corse molte insieme, siamo affiatati. E poi vorrei vincere le gare derny”. Le prove dietro motori leggeri sono inserite nel programma della Sei Giorni. Per regolamento Lamon dovrà correrle con maglia e sponsor della Sei Giorni, non potrà sfoggiare il tricolore. Il ricco menù agonistico stilato dagli Amici della Pista prevede pure gare open dell’Unione Ciclistica Internazionale extra-programma Sei Giorni. “Correrò l’americana (n.d.r., in campo internazionale definita”madison”) sfoggiando la maglia tricolore. Sono detentore del titolo, sarà un piacere mostrare la maglia da Campione d’Italia ad un pubblico competente come quello di Pordenone. Speriamo di vincere”. Una delle principali coppie rivali di Lamon – Scartezzini sarà composta dal bergamasco Stefano Moro e dall’emiliano Mattia Pinazzi. Pure loro su strada gareggiano per l’Arvedi. Moro è reduce da un periodo sfortunato: all’Adriatica Ionica Race professionistica è caduto infortunandosi ad un ginocchio e per dieci giorni non si è allenato. Poi Stefano ha ripreso gradualmente. “Mi sono allenato molto bene – precisa Stefano – e penso che a Pordenone dal terzo giorno in poi potrò esprimere un buon rendimento. Pinazzi sta andando fortissimo, spero di essere per lui un buon supporto”. Quest’anno Stefano Moro si è classificato secondo col quartetto azzurro dell’inseguimento nella prova di Coppa del Mondo in Canada. Invece Pinazzi è reduce dai Campionati d’Europa under 23 di Anadia in cui ha vinto l’oro nell’inseguimento a squadre e è giunto quarto nello scratch e quinto nell’americana, specialità in cui ha gareggiato in coppia col friulano Manlio Moro. “Mi scoccia il piazzamento nello scratch: arrivare quarti significa rimanere giù del podio”, puntualizza Pinazzi. Nel 2022 vanta due belle vittorie su strada ed è anche arrivato secondo al Circuito del Porto di Cremona. Aveva concluso in crescendo la stagione 2021 con due successi su strada compreso il Criterium di Saronno all’ultimo week- end di attività. “L’anno scorso – spiega il passista emiliano – ho iniziato a stagione inoltrata, in ottobre si può dire che ero più fresco degli altri. Adesso ritengo di andare più forte rispetto a fine stagione 2021. Io e Stefano Moro siamo una bella coppia. Relativamente agli italiani che correranno a Pordenone, i più forti teoricamente sono Lamon e Scartezzini anche per questioni di affiatamento”.
Pinazzi agli europei giovanili di Anadia 2022 ha fatto bella figura e ora ha un sogno nel cassetto: “Innanzitutto vorrei ottenere un bel risultato a Pordenone, preferibilmente vincere. Poi se tutto andrà bene, compreso l’andamento della Sei Giorni di Fiorenzuola, cercherò di convincere il ct azzurro Villa a schierarmi agli europei su pista elite in Germania. Sarà molto difficile. Prima di tutto cerco di fare bella figura sui velodromi italiani”.
Alla Sei Giorni di Pordenone non parteciperà Davide Boscaro,alfiere Colpack-Ballan e vincitore di due medaglie d’oro agli europei di Anadia. Causa i postumi della caduta durante l’omnium ad Anadia il padovano di Saonara è costretto a dare forfait.
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