Miguel Ángel López ha lasciato la Colombia per tornare in Spagna, dove ha in programma di riprendere l'attività con la Prueba Villafranca de Ordizia in preparazione alla Vuelta, ma ha trovato una brutta sorpresa: ad attenderlo all'aeroporto c'erano gli agenti dell'Unità Operativa Centrale (UCO) - Sede del Servizio di Polizia Giudiziaria della Guardia Civile che lo hanno portato negli uffci della della Benemérita all'aeroporto Adolfo Suárez di Madrid - Baraja.
Il 28enne corridore colombiano - come riporta il sito spagnolo Ciclo21 - ha collaborato con gli inquirenti che gli hanno notificato il cambiamento della sua posizione nell'inchiesta legata al dottor Marcos Maynar: Lopez non è più considerato un testimone ma è indagato.
L'obiettivo del tribunale è scoprire i legami di López con il controverso medico Marcos Maynar Mariño, professore all'Università dell'Estremadura, arrestato l'11 maggio scorso e poi rilasciato, indagato per presunti reati di traffico di droga e riciclaggio di denaro.
Non è la prima volta che Maynar viene coinvolto in casi di doping in vari sport anche se è sempre stato assolto dai tribunali penali e a suo carico non figura al momento alcuna sanzione sportiva, anche se non bisogna dimenticare che nel 2009 fu squalificato per 10 anni in seguito allo scandalo doping che coinvolse la formazione portoghese MSS.
AGGIORNAMENTO ORE 10 DI VENERDI' 22. Arriva il comunicato ufficiale della Astana Qazaqstan: «La notizia che è stata diffusa dai media ieri sera ci ha colto di sorpresa, e al momento non abbiamo nessun dettaglio ulteriore. A questo proposito, la squadra ha deciso di sospendere Miguel Angel Lopez da qualsiasi attività fino a quando tutte le circostanze del caso non saranno chiarite».
AGGIORNAMENTO ORE 13 DI VENERDI' 22. «Si è trattato di un controllo di routine, come nel caso di qualsiasi altro passeggero» - ha spiegato la Guardia Civil, aggiungendo che il ciclista «non è oggetto di indagine».