Domenica scorsa Luca Braidot ha riportato l'Italia a vincere la Coppa del Mondo di MTB. In casa degli svizzeri, in un finale da cuori forti, ha colto il suo successo più importante in carriera e ha messo fine a un digiuno azzurro che durava dal 2018.
Il 31enne friulano del Team Santa Cruz FSA non ha ancora realizzato del tutto il numero di cui è stato artefice, «insomma, piano piano me ne sto rendendo conto», ed è già a Vallnord (Andorra) dove questo fine settimana lo aspetta un'altra tappa della UCI MTB World Cup by Mercedes Benz. E mentre il resto dei colleghi dorme in hotel a 1.300 mt, lui ha scelto di stare in camper con i due meccanici del team nel paddock a 2.000 mt dove si terranno le gare per continuare il periodo di altura in vista di Campionati Italiani, Europei e Mondiali che lo aspettano in quest'estate caldissima.
Cosa è successo tra Nino Schurter e Mathias Flückiger? Che cosa gli è passato per la mente quando si è ritrovato in testa alla corsa? E tagliata la linea del traguardo? Ce lo racconta lui stesso.
leggi l'intervista a Luca Braidot su tuttobicitech
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.