L'hotel della Bahrain Victorious è stato perquisito questa mattina alle cinque e mezza dalla polizia danese. Lo riporta il Bahrain Victorious in un comunicato stampa apparso sul suo sito.
IL COMUNICATO. «A seguito della perquisizione della polizia in alcune case del personale e dei corridori lunedì, l'hotel del Team Bahrain Victorious è stato perquisito dalla polizia danese su richiesta dei pubblici ministeri francesi questa mattina alle 5:30. Gli ufficiali hanno perquisito tutti i veicoli della squadra, il personale e le stanze dei corridori. La squadra ha pienamente collaborato a tutte le richieste degli ufficiali e la perquisizione è stata completata nel giro di due ore. Nessun oggetto è stato sequestrato alla squadra. Dopo la perquisizione della polizia, la squadra non vede l'ora di concentrarsi sulla gara ciclistica più grande e migliore del mondo, il Tour de France. Il team non farà ulteriori commenti sull'argomento» scrive la società.
LA CRONACA. La polizia di Copenaghen si è presentata questa mattina l’albergo Scandic di Glostrup e la polizia giudiziaria, con una autorizzazione del giudice in mano, ha avviato una perquisizione: la conferma alla stampa danese è arrivata proprio dalla direzione dell’hotel.
La polizia, in base a quanto dichiarato dal direttore dell’albergo il direttore Jeroen Bishop, è arrivata intorno alle 6 di questa mattina e all’ingresso in albergo ha fatto chiamare la squadra mostrando un ordine del tribunale.
Il quotidiano danse Ekstra Bladet che si è recato sul posto, ha parlato con Lars Karlsen, vice ispettore di polizia della polizia di Copenaghen, che ha confermato la presenza delle forze dell’ordine allo Scandic Hotel, ma senza confermare se il loro lavoro riguardasse la squadra del Tour de France.
LA POLIZIA. L’operazione, secondo quando dichiarato dalla polizia danese, sarebbe partita da una richiesta fatta dl tribunale della polizia francese, nell'ambito di un'indagine in corso su territorio francese: la polizia di Copenaghen ha condotto una perquisizione dell'hotel a Brøndby. Ma poiché si tratta di un'indagine condotta dalla polizia francese, per avere ulteriori commenti, l'ispettore di polizia Danny Rise ha chiesto di interpellare le autorità francesi.
L'INCHIESTA. In serata è arrivata una nota della Procura di Marsiglia, pubblicata dal quotidiano Le Parisien, in cui viene dichiarato che durante alcune perquisizioni effettuate tra il 27 e il 30 giugno in Italia, Spagna, Belgio, Polonia, Slovenia, Croazia e Danimarca, sono state sequestrate apparecchiature elettroniche (telefoni, computer, dischi rigidi) e medicinali la cui natura e origine restano indeterminate o la cui prescrizione resta soggetta a ricetta medica. Nel dettaglio la procura di Marsiglia, avrebbe effettuato perquisizioni nelle abitazioni di dirigenti, tre corridori, dell'osteopata e di un medico della squadra e che tutti i farmaci e gli apparecchi sequestrati saranno oggetto di successive analisi e indagini.
Esattamente un anno fa la Bahrain-Victorious era stata soggetto di un’indagine da parte della Procura di Marsigliaper acquisto, trasporto, detenzione, importazione di una sostanza o metodo proibito da parte di atleti senza giustificazione medica. Il team venne perquisito mentre si trovava in un hotel di Pau, dopo la diciassettesima tappa del Tour de France. In particolare, l’accusa era di aver usato la tizanidina, un farmaco usato nel trattamento della sclerosi multipla. La Procura di Marsiglia preferisce non commentare oltre i fatti di questa mattina.
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