Quanti sorrisini hanno lanciato gli appassionati nella prima metà del 2022 agli indirizzi della Bardiani Csf Faizanè. Bruno Reverberi fa sentire ancora la sua voce e ambizione a quasi 80 anni di età, di cui la metà di attività nel ciclismo? Meglio che stia zitto, alla sua età. Il figlio Roberto dichiara di voler lasciar perdere qualche fuga per puntare a tappe mirate? Ridicoli, presuntuosi. La società fa un mercato estremamente improntato su giovani alle prime armi? Polemiche a non finire.
Risultato: migliore tra le tre squadre italiane al Giro e maglia tricolore di campione nazionale. Ed era dieci anni che una formazione della "Serie B" internazionale non vinceva il titolo italiano in linea (l'Androni con Pellizotti).
A febbraio ce lo disse Mirko Rossato, che peraltro incarna a pieno titolo questa linea verde essendo il direttore che segue principalmente gli Under 23 della Bardiani: «Il nostro criticatissimo progetto giovani ci fa felici: vogliamo permettere ai ragazzi, per crescere al meglio, di correre sia gare coi big che gare alla portata, così da abituarsi anche all'idea di condurre una corsa per vincere.»
Parole a cui, con tutti i limiti fisiologici di una Professional che opera con creatività per sopperire a un budget che fatica a stare alla ruota del gotha, sono seguiti i fatti. Spira un vento di orgoglio e concretezza dalle parti di Reggio Emilia.