Pronti via e l’edizione 2022 del Tour de Suisse Women ha già regalato la prima sorpresa. Nella tappa inaugurale, quando tutti si aspettavano un arrivo in volata, a spuntarla è stato un terzetto composto da Clara Koppenburg (team cofidis), Pauliena Roijakkers (Canyon Sram) e Lucinda Brand (Trek Segafredo): proprio quest’ultima è riuscita ad avere la meglio. I 46 chilometri intorno a Vaduz, suddivisi in un circuito da ripetere 9 volte, sono stati percorsi a grande velocità spezzando il gruppo sin dalla prima tornata. Lucinda Brand mette a segno la prima vittoria su strada del 2022 dopo che durante l’inverno è stata protagonista assoluta della coppa del mondo di ciclocross.
«Sono veramente felice, è la mia prima vittoria su strada del 2022 ed è praticamente venuta a sorpresa - spiega Lucinda Brand a tuttobiciweb - in verità i piani iniziali erano altri, eravamo convinte che saremmo arrivate in volata e l’obiettivo era portare Elisa Balsamo sul finale nella migliore posizione. In gruppo sono iniziati subito gli scatti e quando è partita Pauliena Roijakkers ho capito che dovevo fare qualcosa. Lei è un’atleta fortissima e i suoi attacchi da lontano sono micidiali, possono veramente mettere in difficoltà il gruppo e così ho pensato che stando con lei avrei potuto controllarla meglio. Siamo partite molto presto, eppure davanti abbiamo trovato un accordo e poco per volta abbiamo guadagnato molto terreno, alla fine ce la siamo giocata in volata e ho cercato di giocare tutte le mie carte. Ho fatto uno sprint lunghissimo, credevo mi rimontassero e invece sono riuscita a tenere bene fino ad arrivare a braccia alzate sotto il traguardo»
Oggi il tour de Suissse Women riparte con una cronometro individuale di 25,6 chilometri da Vaduz a Vaduz, Lucinda Brand guida ora la classifica generale con 2” Clara Koppenburg e 5” su Pauliena Rooijakkers, la possibilità di mantenere il simbolo del primato c’è, ma sarà molto dura riuscirci come ammette la stessa olandese. «L’obiettivo della squadra in questo tour de Suisse era vincere una tappa e ci siamo riuscite subito, ora c’è una maglia da tenere, ci proverò anche se mi rendo conto che è molto difficile. Anni fa ho lavorato a lungo con la bici da cronometro, ho anche partecipato a dei campionati del mondo, ma poi ho iniziato a mettere la lotta contro il tempo un po’ da parte. E’ stata una scelta difficile, ma purtroppo necessaria; per gran parte dell’anno mi dedico al ciclocross e non è semplice passare poi alla strada ed avendo già così tante cose da gestire con la squadra abbiamo deciso di farla passare in secondo piano. Sono mesi che non tocco una bici da crono, sarà una bella sorpresa.»
La vittoria di Lucinda Brand è un segnale importante, un ruggito della leonessa del fango che è pronta a dare filo da torcere a tutto il gruppo. Al termine del tour de Suisse e dei campionati nazionali partirà verso il giro d’Italia femminile cercando di inseguire un successo di tappa. Non ha corso molto da inizio anno, una stagione che per lei è iniziata molto tardi dopo le fatiche del ciclocross, ma che l’ha già vista diverse volte protagonista. «Penso che la vittoria di ieri sia ancora più importante in vista dei miei appuntamenti futuri- prosegue Lucinda Brand- dopo la stagione di ciclocross mi sono allenata duramente per la strada, soprattutto le ultime settimane sono state molto intense, ho aumentato il carico di allenamento perché volevo farmi trovare in vista delle grandi corse a tappe. In realtà non c’è una vera e propria frazione adatta alle mie caratteristiche, certo che mi piacerebbe che ce ne fosse una simile alle strade bianche come è successo due anni fa, lì veramente sarebbe pane per i miei denti e mi divertirei davvero molto, ma dopo tutto è sempre strada, non ciclocross».
Intanto oggi il Tour de Suisse riprende la sua avanzata con una cronometro molto insidiosa, ma è da domani che inizierà la corsa veramente dura. Lunedì 20 si partirà da Vaduz per raggiungere Chur dopo 124 km, una frazione insidiosa con due gpm di cui uno di prima categoria. La vera prova dura sarà però la quarta tappa da Chur terminerà a Lenz dopo una salita micidiale. Ci sarà tanto terreno per le scalatrici che sicuramente si daranno battaglia, intanto oggi bisogna iniziare a recuperare circa 1 minuto di ritardo che la prima parte del gruppo ha accumulato nei confronti di una Lucinda Brand che non è molto adatta alle grandi pendenze dei prossimi giorni ma promette che proverà a difendersi. «Mi verrebbe da dire che da domani per me inizia l’inferno- ci dice la fuoriclasse olandese con una risata- sicuramente lunedì in un modo o l’altro perderò la maglia, ma prometto che combatterò fino a quando mi è possibile anche se ammetto che le salite non sono proprio la mia specialità».
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