Mancano solo 4 tappe al termine della corsa rosa e Richard Carapaz continua a tenersi stretta la maglia di leader della corsa. Domani per gli uomini di classifica ci sarà la possibilità di "riposare", perché a entrare in scena saranno i velocisti, che sul traguardo di Treviso si giocheranno la loro ultima possibilità. «Onestamente? Quella di oggi è stata una giornata molto dura ma è andata bene» ha detto Carapaz al termine della diciassettesima tappa con arrivo a Lavarone. La classifica si è delineata ed è chiaro chi questo Giro non potrà vincerlo. A contendersi la vittoria sono rimasti tre corridori: oltre a Carapaz, ci sono Landa e Hindley, mentre Almeida oggi era in difficoltà e anche Vincenzo Nibali ha accusato le fatiche dei giorni scorsi.
Grazie ad un attacco nel finale, l'ecuadoriano è riuscito anche a guadagnare sei secondi su Landa, ma con due tappe di montagna e una prova a cronometro, la classifica generale potrebbe essere ancora ribaltata.
«Nella tappa di oggi si sono distinti tre uomini della classifica generale. Io, Landa, che ha dimostrato di avere un buon livello, e anche Hindley. Mi aspetto che la battaglia sia principalmente tra noi. Penso di avere delle buone gambe e ci stiamo avvicinando al finale di questa corsa in modo intelligente, così come sta facendo la Bahrain Victorious».
Ad avere la peggio oggi è stato il portoghese Almeida: quando gli uomini di classifica hanno capito che era in difficoltà, hanno unito le forze per staccarlo e metterlo in croce.
«Tutti gli uomini nelle prime posizioni della classifica generale hanno collaborato quando Almeida ha iniziato a staccarsi. Mancano due tappe importanti, prima di allora non penserò alla crono conclusiva di Verona. Tutti i dettagli contano, compresi gli abbuoni».
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