A guidare la Intermachè-Wanty Gobert al Giro d’Italia c’è Valerio Piva, il tecnico italiano che, grazie alla sua esperienza e capacità, in poco tempo è riuscito a ottenere risultati importanti con la sua squadra. Piva è uno straordinario motivatore, che con i ragazzi sa parlare, li ascolta e insieme a loro cerca di costruire la strada per arrivare alle vittorie.
«Se il primo giorno del Giro avessi saputo che avremmo ottenuto questi risultati, in tutta onestà io avrei firmato immediatamente». Il tecnico italiano che da molti anni vive nel Belgio fiammingo, ha subito capito le potenzialità di questa squadra, con la quale alla corsa rosa ha vinto quest’anno già due tappe.
«Naturalmente non è sempre stato facile per noi - ha spiegato Piva dopo la vittoria di Jan Hirt all’Aprica -. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo fatto una grande festa, provando tanta gioia per la vittoria di Girmay e poi, abbiamo provato il dispiacere forte per il suo ritiro, perché ci teneva tantissimo a completare la corsa».
Le gioie e i dolori per la Intermachè non mancano e anche ieri c’è stata la gioia per la vittoria di tappa, ma anche il dispiacere per la caduta di Domenico Pozzovivo. «È vero, da una parte abbiamo vinto con Jan Hirt, dall’altra parte c’è stata la caduta di Pozzovivo e per noi è stato veramente un dispiacere questo. Sicuramente siamo una squadra che quando avuto un problema si è immediatamente rialzata ed è andata avanti e lo stiamo dimostrando perché abbiamo onorato questa corsa fin dall’inizio. In questo momento abbiamo due vittorie di tappa e due corridori nella top 10 e posso dire che è veramente un bel risultato questo. Noi crediamo molto in Domenico, lui è un vero lottatore e ci è dispiaciuto moltissimo quando è caduto e speriamo che non ci siano conseguenze».
Piva è convinto che il lucano possa ottenere ancora dei risultati e che la caduta possa essere presto recuperata. «In cuor mio penso e spero che Domenico nella tappa di sabato possa far vedere ancora quanto vale come corridore. Io in tutta onestà credo molto in lui e sono certo che potrà rimanere nella top cinque di questa gara».
Piva è il vero motivatore della squadra e quando un ragazzo gli chiede di provare a cercare una vittoria, insieme lavorano per arrivare al risultato.
«Ieri abbiamo vinto con Jan, ci aveva chiesto di avere una chance e noi abbiamo deciso di dargliela, perché credevano nelle sue capacità e il risultato è arrivato. Io penso che i nostri risultati arrivino anche da una grande motivazione dei ragazzi, perché quando un corridore è ben motivato riesce ad arrivare al risultato. Mi piace poter far correre i ragazzi bene. Al corridore deve piacer correre perché altrimenti il risultato non lo ottieni e di conseguenza non fai neanche felice lo sponsor che ha deciso di puntare sulla squadra. Nella nostra filosofia non ha senso imporre al corridore quello che deve fare, il ciclista deve correre sempre per piacere e per andare bene deve essere motivato: il nostro compito è quello di aiutarlo a trovare delle motivazioni importanti».