Oggi riposo sul lago di Garda, e domani la giornata più dura del Giro, con 5.250 metri di dislivello. È la 16a tappa, Salò-Aprica, 202 km. Si parte in salita in Valsabbia, la zona di Sonny Colbrelli, fino alla prima salita: Goletto di Cadino/Crocedomini, poi i corridori affronteranno il Mortirolo. L’ultima difficoltà è il valico di Santa Cristina: dalla vetta, 7 km per arrivare all’Aprica, che ospita un arrivo di tappa del Giro per la decima volta. Ma facciamo il punto prima di questo rush finale, dopo due settimane intese di corsa.
ALPECIN Fenix. 7,5. Due vittorie di tappa (Van der Poel e Stefano Oldani), poi altri sei piazzamenti nei dieci, per una squadra che c’è e si vede e non ha paura di osare e sbagliare. Squadra costruita e pensata per attaccare: e attaccherà. Ancora.
INTERMARCHÈ Wanty Gobert. 9. Una vittoria di tappa con l’eritreo volante Biniam Girmay, poi altri dieci piazzamenti nei dieci. Hanno Domenico Pozzovivo 5° nella generale a solo un minuto dalla maglia rosa e Jan Hirt che è 12° a poco più di 9 minuti. È una delle più belle realtà di questo Giro, corso con grande intelligenza e continuità. La mano di Piva si vede, le gambe dei suoi ragazzi ancora di più.
BAHRAIN Victorious. 8. Al momento sono a digiuno di vittorie, ma il team diretto da Alberto Volpi, in queste due settimane di corsa, non è stato certo con le mani in mano. Landa è 4° nella generale a soli 59” dalla rosa, Pello Bilbao è 6° a 1’52”, il bravissimo Santiago Buitrago è 17° a 16’20” e a tutto questo bisogna aggiungere la bellezza di 14 piazzamenti nei dieci in queste prime quindici tappe. Insomma, sono da tenere d’occhio, anche perché in queste prime 15 tappe si sono sempre fatti vedere.
EF EDUCATION Easypost. 5. Tre piazzamenti nei dieci, miglior risultato due quarti posti con Cort e Carthy. Miglior uomo in classifica generale John Hugh Carthy, 18° ad oltre un quarto d’ora.
BORA Hansgrohe. 9. Due vittorie di tappa con Kamna e Hindley, più altri nove piazzamenti nei dieci. E Hindley ad un passo dalla rosa (soli 7”), Buchmann 7° a 1’58” e Kelderman 13° a 10’34”. Squadra che in queste due settimane si è mossa da squadra, molto bene. Mai così efficace, mai così armonica: si vede la mano di un tecnico italiano dal passaporto svizzero di nome Enrico Gasparotto? Secondo me si!
INEOS Grenadiers. 7. Non hanno vinto, ma sono in rosa. In queste due settimane di corsa la coppia Tosatto-Cookson ha pensato a controllare, osservare, contenere. Intanto guardano già tutti dall’alto in basso, e da domani si sale…
TREK Segafredo. 8. Con Ciccone hanno ottenuto una vittoria che era già sfuggita in un paio di occasioni (Mollema e Lopez), però per dieci giorni si sono tenuti la maglia rosa e hanno raccolto oltre al successo di Cicco a Cogne la bellezza di altri 11 piazzamenti nei dieci. Nella generale hanno il talentino spagnolo Juanpe Lopez 9° a 4’04”, mentre Giulio è 16° a 15’33”: l’abruzzese di Monaco ha la possibilità, questa settimana, di risalire la corrente, per provare a bissare un successo e a chiudere nella generale con un piazzamento nella top ten: è nelle sue possibilità.
UAE Emirates. 7. Con Fernando Gaviria ci hanno girato intorno, due volte secondo, una volta terzo e una volta quarto. In totale undici piazzamenti nei dieci e un Joao Almeida terzo in classifica a soli 30” dalla maglia rosa. È un team che fino a questo momento ha corso con lucidità e pazienza, e lo stesso Almeida – non brillantissimo – ha però messo in mostra una determinazione feroce.
AG2R Citröen. 5. Cinque piazzamenti nei dieci, di cui quattro con Andrea Vendrame. Cherel al momento è 23° ad oltre mezzora: possono solo migliorare.
BIKEEXCHANGE Jayko. 6,5. Sfortunati con Simon Yates, che si fa male al ginocchio e deve quasi subito abbandonare sogni di gloria. Per loro solo tre piazzamenti nei dieci in due settimane, ma è anche vero che si portano per il momento a casa due vittorie di tappa con il britannico ferito, ma non vinto.
JUMBO Visma. 5,5. Una vittoria di tappa con Bouwman (veste anche la maglia azzurra di miglior scalatore del Giro), più altri otto piazzamenti. Mancano clamorosamente per la generale, con un Sam Oomen e Tobias Foss irriconoscibili e il già ritirato Dumoulin, che toppa clamorosamente il suo ritorno sulle strade rosa. Insomma, per un team così, davvero pochino.
QUICK-STEP Alpha Vynil. 6. Un successo di tappa con Mark Cavendish, poi otto piazzamenti nei primi dieci. Qualche buona tappa, e molti rimpianti. Per il momento davvero il minimo sindacale.
Team DSM. 6,5. Una vittoria di tappa con il nostro Alberto Dainese (che fa anche un 5°, un 7° e un 9° posto, di Cees Bol nessuna notizia, nemmeno un piazzamento: e pensare che doveva essere quello buono…): in totale dieci piazzamenti. Perdono uno degli uomini più in forma e temuti del gruppo, Romain Bardet, ma hanno lì in rampa il 22enne Thymen Arensman, che in questo finale potrebbe risalire posizioni (ora è 15° a 11’47”).
GROUPAMA-Fdj. 8. Cinque piazzamenti, tre vittorie: tutte con Arnaud Démare. La formazione di Sebastien Joly era venuta qui per il bomber delle volate e le vittorie di tappa sono arrivate. Forse qualcosa di più ci si poteva attendere dall’ungherese Attila Valter, per il momento non è pervenuto.
COFIDIS. 6. Otto piazzamenti con Simone Consonni e uno con Davide Villella. Poi c’è lui, Guillaume Martin, che lotta come pochi. È 10° nella generale, ad oltre 8 minuti da Carapaz. Generalmente paga nelle tappe più impegnative, poi recupera in quelle di mezza montagna. Adesso, nella terza settimana, le mezze misure non ci sono più.
LOTTO Soudal. 6. Per i ragazzi diretti da Allan Davis e Marc Wauters, solo quattro piazzamenti, ma almeno hanno una bella vittoria, con il solito Thomas De Gendt. Punto.
ISRAEL Premier-Tech. 4. Tre piazzamenti con Giacomo Nizzolo. Prova a tenere in piedi la baracca il povero Alessandro De Marchi.
DRONE HOPPER Androni. 6,5. Due piazzamenti nei dieci con Natnael Tesfazion, poi tanti chilometri di fuga con Filippo Tagliani e Mattia Bais. Non pervenuto Jefferson Cepeda: da domani sarà per lui un altro Giro? Ah, saperlo…
EOLO Kometa. 7. I ragazzi di Stefano Zanatta raccolgono tre piazzamenti con Vincenzo Albanese, il quale sfiora anche la vittoria a Jesi (3°). Poi si tengono la maglia azzurra degli scalatori con Diego Rosa per sei giorni. Sempre vivi, sempre presenti, si aspetta Lorenzo Fortunato, che in questa ultima settimana può risalire la china.
MOVISTAR. 5,5. Quattro piazzamenti quattro, e un 11° posto dell’immenso Alejandro Valverde. Per ora è tutto. A voi la linea.
BARDIANI-CSF. 6,5. Un secondo posto con Gabburo che lascia quel dolceamaro difficilmente cancellabile. Poi un 8° posto con Modolo e un buonissimo 6° a Cogne con Luca Covili. Il modenese parla poco, ma pedala. Se è bravo a sfruttare le occasioni e a prendere qualche buon impianto di risalita, la classifica può solo migliorare.
ASTANA. 6. Tanti problemi, un ritiro inaspettato (Miguel Angel Lopez), poi lui, San Vincenzo Nibali da Messina, patrono del ciclismo italiano, che ora è lì e staziona in 8° posizione della generale, pronto a fare qualcosa, pronto a divertirsi, e noi con lui.