Per Giuseppe Martinelli, tecnico del team Astana e massimo esperto di grandi giri, la tappa con arrivo a Cogne sarà molto importante. I corridori ieri hanno faticano molto sulle salite verso Torino e il percorso di oggi farà nuovamente selezione. E naturalmente un occhio di riguardo c'è per Vincenzo Nibali, giunto quarto a Torino e che in classifica generale, adesso è ottavo a poco più di 2 minuti dal leader Carapaz.
«Vincenzo è forte, anche se ha voluto fare un pochino di più - ha detto Martinelli al pullman della squadra -. In salita è stato il più forte insieme a quello più intelligente, che poi ha vinto la corsa». La vittoria è andata a Simon Yates con Carapaz ha preso la maglia rosa: la classifica è stata stravolta e il Giro si conferma aperto più che mai.
«A Torino volevamo vincere e mi dispiace non esserci riusciti, più per lui che per noi. A me personalmente cambia poco e sono contento per quello che ha fatto. Vincenzo ieri è partito come corridore fuori classifica, ma se andiamo a vedere ha vinto uno che era ancora più fuori classifica di lui quindi le possibilità di vincere ci sono ancora tutte».
Nibali dopo la tappa di Messina è cambiato: il siciliano che ha annunciato il suo ritiro a fine stagione adesso sta correndo ad un’altra velocità, dimostrando di essere ancora un grande campione. «Voglio vedere questo Vincenzo in corsa, quello che non è arrabbiato a fine giornata, che non ce l’ha con nessuno. Adesso anche lui è convinto di poter conquistare una tappa in questo Giro. Ieri gli abbiamo detto quando attaccare, spiegandogli che non aveva nulla da perdere. Lo ha fatto ed è stato bravo. Aspettiamo di vedere cosa succederà oggi, quando in corsa tanti avranno mal di gambe e poi martedì, dopo il giorno di riposo, scriveremo altre pagine di questa corsa».
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