Sarà un giorno speciale, quello di oggi, per la grande famiglia del Giro d’Italia. Oggi infatti la corsa rosa tornerà ad affrontare la discesa del Passo del Bocco, la discesa in cui perse la vita Wouter Weylandt. Era il 9 maggio 2011 quando su quella discesa il corridore belga perse la vita in una maledetta caduta. Il numero 108 venne ritirato dopo quel tragico giorno, non è mai più stato assegnato e mai lo sarà.
La corsa era partita da Reggio Emilia e nessuno poteva prevedere che, passando nella frazione di Isola di Borgonovo di Mazzanego, il Giro d’Italia sarebbe stato travolto da un grave lutto.
«Il Passo del Bocco rimarrà per sempre un posto maledetto per noi – ha detto Elke Weylandt, sorella di Wouter, alla vigilia di questa tappa -: capisco che a un certo punto sia necessario rimettere quella montagna nel percorso di gara, ma per noi resterà sempre un luogo speciale».
Elke fa ancora parte del mondo del ciclismo e lavora per la Trek-Segafredo occupandosi di marketing e comunicazione. La famiglia Weylandt avrebbe preferito che, insieme al pettorale numero 108 ritirato dalla corsa a partire dal 2012, anche quel tratto di strada fosse rimosso definitivamente dalla corsa, ma così non è stato e oggi, a distanza di 11 anni il gruppo tornerà sul Passo del Bocco.
«Non so ancora se guarderò la corsa – ha raccontato Elke a Sporza –. Probabilmente lo farò, ma sarà comunque una giornata strana. Ho visto che la discesa questa volta è posta molto più lontana dal traguardo rispetto al 2011, quindi spero che i corridori la affrontino con prudenza evitando il bordo della strada».
La tappa di oggi sarà diversa da quella del 2011, si correranno 204 km da Parma a Genova e il Passo del Bocco verrà affrontato praticamente a metà strada, mentre allora era molto più vicino al traguardo. E tutti - tanto coloro che erano in carovana quel giorno, quanto i più giovani - avranno un pensiero speciale per quel ragazzo che inseguiva i suoi sogni e nuove vittorie e che invece ha perso la vita in maniera così tragica.
I sentimenti però non si possono comandare e stamane Elke Weylandt ha twittato tutto il suo dolore: «L'impatto con la tappa del Passo del Bocco è ancora più grande di quanto mi aspettassi». Ci sono dolori che non hanno mai fine...
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