Stavolta niente divisioni né contrapposizioni. Stavolta il fuoco è quello della messa a fuoco. Stavolta niente missili né proiettili. Stavolta nel mirino c’è uno strumento di pace: la bicicletta.
Russi e ucraini insieme nell’anteprima della mostra fotografica internazionale “24 Scatti Bike: L’uomo e la Bicicletta”, in occasione del Festival Biennale “Culturare”, al Castello Normanno Svevo di Mesagne (Brindisi). In esposizione, dal ieri a domani, nella sala ubicata al primo piano, le fotografie vincitrici dell’undicesima edizione del concorso fotografico dedicato al rapporto che lega l’uomo alla bicicletta. Il progetto, ideato dall’associazione culturale Aeneis 2000 con il patrocinio della Regione Puglia, quest’anno ha anche la collaborazione della Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza e della rivista “BC”.
La bici è pacifica. Alfredo Martini, nel libro “La vita è una ruota” (Edicilo), l’aveva proposta come premio Nobel per la pace. Il programma radiofonico “Caterpillar” aveva sposato la causa. Paola Gianotti, in bicicletta, aveva portato la proposta da Milano a Stoccolma. La candidatura non era possibile, a norma di regolamento, perché i candidati devono essere uomini e donne, non mezzi, strumenti, beni – per quanto umani e umanitari – come la bici. E l’umanità della bici, anche tragica, si è riconfermata proprio nella guerra fra Russia e Ucraina: quei cittadini ucraini che girano in bici sperduti fra le macerie, quell’uomo ucraino in bici assassinato dai cecchini russi, quelle bici ucraine anch’esse ferite, uccise, distrutte, abbandonate.
L’undicesima edizione di “24 Scatti Bike: L’uomo e la Bicicletta” propone opere dei fotografi Antoaneta Obretenova (Bulgaria), Anurag Choudhury (India), Attilio Tripodi (Italia), Buzdugan Mihai Codrin (Romania), Dipak Ray (India), Enamul Kabir (India), Gerasimenko Alexey Alexandrovich (Bielorussia), Giovanni Moglia (Italia), Hezy Holzman (Israele), Ivan Tsupka (Ucraine), João Coutinho (Portogallo), Joe Flood (Usa), Josef Hinterleitner (Austria), Liza Zats (Russia), Marina Zharkova (Russia), Marko Radovanovic (Canada), Mikhail Shirokov (Russia), Morteza Heidarian (Iran), Riccardo Maffioli (Italia), Sandi Bertoncelj (Slovenia), Seyed Mohammad Tabrizi (Iran), Shridarshan Shukla (India), Syed Mahabubul Kader (Bangladesh), Trevor Clarke (Usa). La foto di copertina è stata realizzata da Roberto Serra. «Per la prima volta, la menzione speciale del concorso fotografico è stata assegnata ex aequo all’ucraino Ivan Tsupka (Kiev) e alla russa Liza Zats (Samara). Due giovani artisti visuali, entrambi impegnati nel mondo della fotografia di moda e bellezza», spiega Vincenzo De Leonardis, presidente dell’Associazione Aeneis 2000 e curatore della mostra.
Durante i tre giorni vengono esposte alcune biciclette personalizzate del progetto “LaToroti”, realizzate dall’artigiano-designer Enzo Lecce. Poi la mostra comincerà il suo itinerario. Per informazioni: pagina FB Associazione Aeneis 2000, associazioneaeneis2000@gmail.com.
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