Per il secondo anno consecutivo il Giro d’Italia Femminile rende omaggio alla provincia di Brescia: giovedì 7 luglio è in programma la tappa Prevalle-Passo Maniva destinata a lasciare un segno importante nell’economia della corsa rosa. Un anno fa toccò a Soprazocco e Puegnago sul Garda ospitare la carovana guidata da patron Roberto Ruini. Entroterra morenico e lago di Garda grazie soprattutto alla premiata ditta Ottolini-Pozzani-Roberti regalò uno spaccato tecnico e spettacolare da urlo a conferma della vocazione ciclistica di chi griffò l’importante evento.
Questa volta tocca a Prevalle e Passo Maniva mettersi in proprio per consentire alla prestigiosa corsa internazionale di scalare ulteriormente il vertice, e soprattutto decretare semmai ve ne fosse bisogno la passione della gente bresciana per questo sport popolare, contempo fantastico e ricco di contenuti umani. Prevalle è da sempre terra di ciclismo: da qui sono passati alcuni dei più celebrati campioni bresciani: da Ernesto Cialì Bono a Michele Dancelli insieme a numerosissimi altri, i quali hanno scritto pagine importanti del grande romanzo ciclistico di casa nostra. E non è un caso che si siano disputato corse quasi senza soluzione di continuità dal secondo dopoguerra in poi. Classic Valvola Bonomi, Gas Prevalle, Delio Gallina Jolly Stampi, sono state alcune delle società che hanno portato a livelli di eccellenza numerosi corridori. Amministrazione comunale e alcuni sponsor Delio Gallina in primis, anche questa volta sapranno fare la loro parte fino in fondo.
Passo Maniva verrà raggiunto dopo alcuni giri in Valtenesi e il tratto in linea da Prevalle fino al Rifugio Bonardi risalendo la Valtrompia. Che dire di coloro i quali ospiteranno l’arrivo? La famiglia Lucchini al completo attende con impazienza di abbracciare la carovana e nel contempo confermare per l'ennesima volta di avere da sempre un posto di privilegio riservato al ciclismo sulla propria tavola: lavoro, famiglia, passione e disponibilità. Sono solo alcune delle qualità di Imerio e tutta la sua famiglia da sempre attenta alle problematiche del ciclismo.
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