È un grande apputamento, quello che propongono Eurosport e Discovery: domenica potremo seguire in diretta integrale la corsa a partire dalle 10.30 quando ci sarà la partenza da Anversa.
Intanto ai microfoni dell'emittente internazionale hanno parlato quattro campioni che sono stati protagonisti del Fiandre nel corso degli anni. Ecco le loro impressioni:
ALBERTO BETTIOL, vincitore del Giro delle Fiandre nel 2019 - Il Fiandre è una corsa molto intensa che “ti passa veloce”, anche se è così lunga, nel senso che non hai mai fasi di riposo e devi essere sempre concentrato. Quando tre anni fa ho attaccato, m’aspettavo d’essere ripreso: intanto perché non avevo mai vinto una corsa e di certo non m’aspettavo di farlo per la prima volta al Fiandre! Volevo solo anticipare l'ultima salita e portare con me qualcuno, perché non arrivare coi velocisti al traguardo, ma nemmeno restare solo in fuga! Per fortuna, il gruppo non ha trovato un buon accordo e ho vinto. Pur mettendoci molto tempo per capirlo, ho realizzato che quel giorno ero il più forte e oggi, essendo questa corsa unica e speciale, i belgi mi trattano come un belga “solo” perché l’ho vinta.
PHILIPPE GILBERT, vincitore del Giro delle Fiandre nel 2017 - Al Fiandre, come in tutte le Classiche del Nord, devi semplicemente attaccare. Perché se aspetti, perdi. Quando ho vinto la corsa nel 2017, con il gruppo in rimonta a due chilometri dall’arrivo, mi son detto: «Hai 30 secondi di vantaggio per vincere la classica più bella del mondo». E ho dato tutto perché s’avverasse. Perché ho alzato la bici sul traguardo? Perché vincere è bellissimo, ma farlo con stile è unico. E poi volevo rendere il momento indimenticabile, forse non solo per me.
PETER SAGAN, vincitore del Giro delle Fiandre nel 2016 - È una corsa imprevedibile, ogni anno diversa, e fin dalla partenza devi studiare ogni movimento in gruppo e non mollare mai perché tutto sia possibile fino all'ultimo attacco. Fino a pochi anni fa, ai tempi dei “veri leader”, il momento chiave era quasi sempre lo stesso e tutti già sapevano. Oggi invece è molto difficile capire quale sarà il luogo giusto al giusto istante. Devi seguire il flusso, tutti contro tutti: il Fiandre è senz’altro una delle gare più difficili da interpretare prima e vincere poi.
ANNEMIEK VAN VLEUTEN, vincitrice del Giro delle Fiandre Femminile 2021 – Se ti prepari il Fiandre a tavolino, non lo vinci. Certo che puoi segnarti dei punti, ma accadono talmente tante cose in corsa, che insomma non ci s’annoia mai! Così ti capita di pensare al Kwaremont e vincerlo sul Paterberg e viceversa. È sempre un giorno speciale!
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