Ha fatto scalpore il bilancio previsionale della Federciclismo, che potrebbe chiudere con una perdita di un milione e mezzo di euro (quello della FederRugby pare abbia messo a preventivo un disavanzo di – 6 milioni di euro, così, tanto per dire…), visto che sono stati messi a spesa investimenti in diversi capitoli, a dimostrazione della volontà di rimettere in moto il movimento ciclistico e lasciarsi alle spalle gli anni della pandemia. Di contro dovrebbero esserci maggiori introiti derivanti dagli sponsor generati dalla maglia azzurra. E arriviamo a punto.
A quanto ci è dato sapere, a giorni (il 1° aprile, ma non sarà uno scherzo), la nazionale cambierà la flotta delle proprie vetture. Pare che la collaborazione con Suzuki sia giunta definitivamente al capolinea e sarà sostituita da Toyota, che darà per il momento una flotta di auto (una ventina…) ma non dovrebbe comparire il nome sulle maglie azzurre, almeno per il momento. Enervit resterà partner della nazionale, ma con un impegno perlomeno triplicato rispetto agli anni precedenti e, settimana prossima, dovrebbe essere presentato un nuovo partner azzurro: un’eccellenza della tecnologia italiana nel mondo (luci a Led, ndr) che potrebbe andare a griffare i lati della maglia azzurra con un investimento importante, poco sotto il mezzo milione di euro. Ma il vero colpo, d’immagine e di risultato economico, sarà dato dal “main sponsor” che potrebbe comparire sulle maglie di Elisa Balsamo e Elisa Longo Borghini, di Filippo Ganna ed Elia Viviani: una banca. Un istituto di credito francese molto interessato al nostro Paese e di conseguenza ad uno dei simboli sportivi del nostro Paese.
Insomma, il bilancio previsionale che vive su una promessa di spesa (che potrebbe anche essere alla fine di molto inferiore), di fronte ad un incremento sponsorizzativo che rispetto al passato potrebbe essere di cinque volte superiore a quello precedente. E ragioniamo per difetto.
Silvio Martinello si arrabbierà (notizia sarà quando riuscirà a dire una cosa positiva...); Cordiano Dagnoni e Marcello Tolu si sono già arrabbiati per la questione da noi sollevata e riguardante Federciclismo/Pmg/Rai; noi continueremo a fare il nostro mestiere: serenamente.