È il bello del pensiero libero, ognuno con la propria opinione, il proprio giudizio su corse, tattiche e corridori. Io dico la mia e voi la vostra: è il gioco delle pagelle, nel rispetto sempre di chi poggia il proprio sedere su quella sella, che ci regala emozioni forti e momenti di vibrante passione. Poi ci sono le critiche, alle mie pagelle, che ci stanno eccome, ma sempre nel rispetto di tutti, anche del sottoscritto. Sono stato troppo striminzito con Tadej Pogacar? Probabile, anche se non mi si può imputare del fatto che non sia un suo inguaribile aficionados della prima ora. Credo di essere stato tra i primi a scomodare Eddy Merckx e i paragoni con il Cannibale, tanto che in molti mi hanno detto: ma che dici, Merckx era Merckx! Lo ripeto, alla stessa età, dopo la Sanremo a 23 anni, il paragone tra i due premia lo sloveno: 37 vittorie Tadej, 34 Eddy. Taddeo con due Tour, due Tirreno, una Liegi, un Lombardia, una Strade Bianche; Eddy con due Sanremo, una Gand, una Freccia.
Ho usato il braccino? 6,5 è troppo poco? Probabile. Me l’avete scritto in tanti, e me l’hanno detto ieri sera sia lo stesso Tadej Pogacar che il suo manager Alex Carera, che di ritorno da Sanremo verso Cittiglio, dove oggi sono ad assistere alla classica Trofeo Binda che vede impegnate Elisa Balsamo, Elisa Longo Borghini e la fidanzata di Tadej Urska Zigart, mi hanno chiamato per parlarne. Voto basso, troppo striminzito, per quello che ha mostrato e ha fatto vedere. Ma c’è un giudizio, che ripropongo. Se le parole hanno un senso, non mi sembra che non traspaia la mia gioia, la mia riconoscenza per questo ragazzo, per questa generazione di fenomeni. «Certo, è probabile che abbia insistito eccessivamente nel rilanciare l’azione, nell’incaponirsi con allunghi che hanno fatto male a tanti, e pure a lui. Ma che spettacolo! Che bellezza! Che fortuna abbiamo ad avere questi ragazzi, questa generazione di corridori».
Poi c’è damiano90, che mi scrive tranchant: «Lei ha visto un'altra corsa. Mi pare evidente, dato che Tadej ha provato in ogni modo e fatto selezione. Il reggisella telescopico, non lo scriva perchè l'ha sentito dire...Nizzolo sv ? Sono anni che non è più quello che vinse gli Italiani.....anni». Insomma, mi dice di non scrivere del reggisella telescopico: e perché? Chi sei? Da che mondo vieni: forse dalla Russia di Putin? Sappi, bel il mio signore che si trincera dietro ad un nickname, che quel reggisella l’ho notato immediatamente per i fatti miei, e la nostra Giulia De Maio in presa diretta – lei che segue cose di MTB e commenta gare per la Tv di Red Bull - l’ha fatto presente a tutta la nostra redazione. E le mie pagelle sono uscite prima ancora che Matej avesse ancora finito la sua conferenza stampa. E Nizzolo che passa sul Poggio decimo e poi finisce per terra dopo poco lungo la discesa, tu l’hai visto? No che non l’hai visto. Perché te l'ho detto io, ma tu rodi, rodi dentro. Forse invece di sforzarti di capire cose ciclistiche, dovresti pacificarti con te stesso, e provare a capire il perché di tanta acredine, di tanta voglia di dire che sono/siamo tutti degli imbecilli. Stiamo parlando tra amici di uno sport meraviglioso, animato da ragazzi fantastici, prova a metterti in modalità comfort e goditi lo spettacolo.