RENAT KHAMIDULIN: «LAVORIAMO PER UNA SQUADRA MESSAGGERA DI PACE. ERAVAMO GIA' PRONTI»

PROFESSIONISTI | 02/03/2022 | 21:52
di Pier Augusto Stagi

Stanno lavorando, stanno ancora lavorando, e i corridori continuano ad allenarsi e tutti assieme non hanno smesso di sperare. La guerra è lontana ma è per tutti vicinissima. Una guerra terribile e spietata, che ha messo fuori gioco tante squadre, tanti team, anche la Gazprom RusVelo, che quest’anno festeggia dieci anni di attività e in questo inizio di stagione ha già due vittorie al proprio attivo. «Avevamo già preparato le nostre ammiraglie, neutre, di color bianco. Così come le maglie, bianche, per portare in corsa al Trofeo Laigueglia un messaggio di pace – spiega Renat Khamidulin, team manager della formazione che batte bandiera russa -. Eravamo pronti a fare la nostra parte, ma le indicazioni del Cio e poi dell’Uci ci hanno tagliato le gambe, ma non la speranza. Abbiamo mandato al massimo organismo mondiale alcune nostre proposte, e la cosa che ci conforta è che con loro è in corso un dialogo».


Al proprio fianco anche il prezioso apporto del sindacato mondiale dei corridori (CPA, ndr) presieduto da Gianni Bugno. La volontà e il tentativo di correre con una maglia neutra, magari di un altro Paese, in segno di pace e di solidarietà, che possa garantire a questi 21 corridori di sei nazioni (Russia, Italia, Spagna, Norvegia Repubblica Ceca e Costarica, ndr) e di cui nove russi, la possibilità di svolgere il proprio lavoro.


L’Uci non ha chiuso la porta e ascolta. Renat Khamidulin è pronto a mettere in campo tutto, pur di salvare il posto di lavoro di tantissime persone che ancora oggi, a Lonato sul Garda, lavorano con passione. C’è una atroce guerra in corso, e il mondo dello sport ha cancellato gran parte – non tutto e non tutti gli atleti russi sono banditi – delle squadre dallo scacchiere sportivo mondiale. «Il ciclismo, la nostra squadra potrebbe essere messaggera di pace – aggiunge -. Noi non vogliamo la guerra, noi vogliamo la pace».

Poi, nonostante l’emozione e l’angoscia per una guerra che è in ogni caso da considerare fratricida, Renat trova il modo di sorridere. «Se ho visto il Laigueglia? Certo che sì, io adoro questo sport. E sa cosa le dico? Se avessimo corso, la Uae Emirates non avrebbe occupato tutto il podio». Applausi. Pausa. Sperando che non cali il sipario.

Copyright © TBW
COMMENTI
Si trovi un altro sponsor
2 marzo 2022 23:40 AleC
In questo momento non è pensabile che il mondo del ciclismo lasci correre una squadra sponsorizzata dalla cassaforte del regime di Putin. Il gas di Gazprom finanzia le bombe che uccidono i civili ucraini.
Spegniamo i nostri riscaldamenti, risparmiamo elettricità, facciamo ripartire il carbone, ma dobbiamo subito fermare la Russia e il suo folle governo, con ogni mezzo. E ognuno deve fare la sua parte senza eccezioni.

Un pò poco
3 marzo 2022 10:01 59LUIGIB
Anche i militari Russi dicono che fanno il proprio lavoro cosi come le truppe naziste dicevano di aver obbedito agli ordini. Un segnale sarebbe dissociarsi e condannare le gesta di Putin e della Russia senza se e senza ma.

perbenisti da divano
3 marzo 2022 10:54 VERGOGNA
trovateglielo voi il nuovo sponsor e da russo in Russia andateci voi a manifestare davanti al Cremlino. Noi non siamo capaci di dire no alle piccole o grandi ingiustizie della democrazia occidentale però loro devono avere il coraggio e la forza da semplici cittadini di opporsi a un regime che è cresciuto in maniera incontrollata per decenni. Gazprom però nei cartelloni pubblicitari della Champions fino a un mese fa andava bene a tutti.

AleC
3 marzo 2022 11:51 Miguelon
Si, carbone della steppa russa!
Se spegniamo tutto, consumi compresi, poi è Draghi ad entrare in guerra! Il modello neoliberista, chi lo tocca muore!

@Vergogna
3 marzo 2022 11:59 frakie
Bravo. Lei ha sinteticamente espresso una complessa situazione. Sono assolutamente d'accordo con lei. Comunque continuiamo a sperare che tutto finisca presto per tornare ad una sorta di normalità, anche se temo che niente sarà più come prima. Questa vicenda è molto peggio dell'11 settembre. Auguri a tutti.

@alec
3 marzo 2022 12:41 daminao90
Dov'eri per le guerre scatenate dagli USA ? Le guerre sono tutte da condannare. Tutte

Ipocrisia
3 marzo 2022 13:19 Anbronte
Queste esclusioni sono frutto di una ipocrisia assoluta, quando la Nato bombardava la Serbia e Belgrado dove erano tutti questi pacifisti?

@rossobruni assortiti
3 marzo 2022 14:17 AleC
Vivete nella parte più confortevole del mondo, l'Occidente.
Ringraziate ogni tanto e cercate di capire chi prova a raggiungerla, sottraendosi al controllo del Cremlino.

@ambronte
3 marzo 2022 15:06 fransoli
Eccomi... All'epoca non realizzavo però... Poi è venuta fuori la realtà dei fatti. Cioè che i serbi stavano uccidendo e stuprano un popolo o si vuol fare del negazionismo anche su questo? No perche le fosse comuni sono ancora la... Mai bombe furono più giuste dalla fine della seconda guerra mondiale, penso che tu abbia scelto proprio l'esempio sbagliato

No Boicottaggi
3 marzo 2022 15:21 Fuga da lontano
Non mi associo alla categoria degli esperti di geopolitica, come ho schivato, volentieri, quella della virologia e della epidemiologia, troppo ignorante su tutti i temi.
Mi limito solo a scrivere che oggettivamente lo sport ha spesso unito e raramente diviso gli esseri umani.
Problemi razziali (Jesse Owens e Luz Long a Berlino 1936), sociali (Norman e Smith con il "bianco" Norman a Messico 68) e politici (il ping-pong tra americani e cinesi o le sfide USA vs URSS) hanno trovato distensione, comprensione, rispetto e altro nel perimetro delle sfide sportive.
URSS-Ungheria di Pallanuoto fu uno degli episodi più amari per la violenza e la durezza dell'incontro.
I boicotaggi hanno solo causato rancori, rabbie e sofferenze negli atleti penalizzati da queste scelte, sofferenze a 360°
Mosca 1980
Los Angeles 1984
sono ancora ricordate per i boicottaggi.
Lasciate correre questi ragazzi e queste ragazze.
Lasciate che lo sport resti una zona neutra.

Ale c
3 marzo 2022 15:25 VERGOGNA
Sveglia... se il Cremlino si sente potente non è merito di Putin ma è demerito di chi lo ha permesso... un popolano russo è un soldatino che può solo eseguire e sperare esattamente come me e te. Provo un enorme rispetto e angoscia nel vedere civili che a mani nude cercano di fermare i carriarmati russi, ma quella è l'esatta dimensione delle forze in campo. Siamo in mano a dei pazzi, noi come loro.

@Alec
3 marzo 2022 16:52 daminao90
Correzione...ci sono.

@AleC
3 marzo 2022 17:05 Kapelmuur89
Forse le è sfuggito qualcosa, questa è notizia di ieri:
"L’Ue esclude 7 banche da Swift: salve Gazprombank e Sberbank"
I commerci devono essere salvaguardati, meglio sacrificare qualche ciclista e qualche meccanico.

Saluti.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Eddie Dunbar firma il bis alla Vuelta Espana 2024 e si regala il successo nella tappa regina, in cima al temuto Picón Blanco. Il 30enne irlandese della Jayco AlUla, già vincitore a Padron oggi ha attaccato quando mancavano cinque chilometri alla linea...


Si chiudono i Giochi per il paraciclismo con una medaglia d’argento, la seconda di questa spedizione, nel Mixed Team Relay, la specialità in cui l’Italia ha una lunga tradizione vincente e nella quale eravamo i campioni olimpici uscenti. Federico Mestroni, Luca Mazzone e...


Fariba Hashimi, 21 anni dall'Afghanistan, scrive la storia per il suo Paese al Tour Cycliste Féminin International de l'Ardèche femminile in Francia. La giovane afgana ha vinto per distacco la quinta tappa, La Canourgue-Mont Lozère, arrivando al traguardo con 4"...


È un momento magico per il giovane francese Paul Magnier. Il portacolori della Soudal Quick Step ha vinto infatti anche la quinta tappa del Tour of Britain, la Northampton - Northampton di 146.9 km, completando così la sua personale tripletta....


Si chiude col trionfo di Jorgen Nordhagen il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia di classe 2.2. La quarta e ultima tappa, da Sacile a Gorizia di 160 chilometri, è stata appannaggio del messicano Cesar Macias della Petrolike che ha...


Vedere due compagne di squadra, che poi sono le due cicliste più forti del mondo, sprintare un vetta ad una salita di 9, 6 km all'8, 2% e giocarsi la vittoria al fotofinish ha davvero dell'incredibile: eppure è quello che...


Ieri Agostinacchio, oggi Thomas Gamba: è ancora podio al Grand Prix Rüebliland per la Ciclista Trevigliese. Il 18enne bergamasco ha concluso al terzo posto la prima semi-tappa della seconda tappa di oggi tagliando il traguardo di Seon alle spalle del...


Successo del campione italiano crono e strada Lorenzo Mark Finn (Grenke Auto Eder) nella quarta e ultima tappa del Giro della Lunigiana. da Fivizzano a Terre di Luni di 99 chilometri. Il corridore ligure allo sprint ha regolato il compagno...


“Suona la Campana” nell'edizione numero 24 della Coppa Rosa, la corsa d'apertura del lungo e intenso weekend che ogni anno trasforma Borgo Valsugana nella capitale assoluta del ciclismo giovanile. È stata infatti Agata Campana a tagliare per prima il traguardo...


Ce l'ha fatta Enrico Simoni e cogliere la prima vittoria con gli juniores. Il figlio dell'ex professionista Gilberto, oggi ha vinto per distacco la Aviano-Piancavallo con arrivo in quota. Il giovane trentino dell'US Montecorona, 18 anni, è riuscito nell'impresa di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024