Tutti in bici. L’appuntamento è domani, domenica, alle 13, a Milano, in piazza Mercanti. Per celebrare i vent’anni dalla prima volta. Critical Mass si festeggia così: a forza di pedali. Non solo a Milano, ma anche altrove, ogni volta, in tutta Italia, Europa, mondo.
Critical Mass: massa critica. Massa: gente, popolo, più siamo meglio siamo, più siamo meglio è, purché in bici, qualsiasi bici, da donna e da uomo, da passeggio e da viaggio, da corsa e da crono, a due, tre o quattro ruote, mountain bike e pieghevoli, d’epoca e a scatto fisso. Critica: l’attività del pensiero impegnata nella valutazione di fatti e documenti. Soprattutto a proposito del traffico cittadino: la bicicletta come mezzo almeno della stessa dignità e importanza di moto e auto, nel rispetto delle regole, nella parità dei diritti.
Critical Mass, a Milano, si vede. Tutti i giovedì, ritrovo alle 21.45, partenza alle 22, un gruppo – uno stormo, uno sciame, anche un pellegrinaggio, una processione, aria di festa e di vita – di ciclisti urbani scorrazza, esplora, invade le vie del centro. Come spiegano, “non è una manifestazione! È un gruppo di persone che decide di pedalare per la città nella stessa direzione. Se ci sono abbastanza ciclisti, pattinatori, corridori, eccetera... il gruppo diventa ‘massa critica’, una massa che può ri-prendere possesso di una strada e si può muovere in sicurezza. Non esiste un capo/organizzatore, è un’aggregazione spontanea!”. Come sottolineano, “ognuno è responsabile di se stesso”. Come ricordano, “si deve andare piano in modo che tutti possano stare compatti, sia chi ha biciclette supertecnologiche e ammortizzate sia chi ha i pattini ed è costretto a pattinare sul pavé!”. E come ripetono, “la massa è libera e aperta a tutti. No religioni, no partiti politici, no razzismo, no discriminazione sessuale, no pubblicità commerciale”.
Critical Mass è nata trent’anni fa a San Francisco, California. La prima volta – spontanea - fu il 25 settembre 1992 con 48 ciclisti. La prima volta – organizzata – il 30 ottobre con 85 ciclisti. La prima volta italiana a Pisa nel 1999. La prima volta a Milano fra la fine del 2001 e l’inizio del 2002. Domani, a Milano, la festa per i vent’anni. Ogni scusa è buona. Come cantano i Tetes de Bois, “noi siamo il traffico”.
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