Quella che state per leggere è una storia di passione e perseveranza, di sogni e obiettivi, di sport e lavoro, di traguardi superati e da raggiungere. Quella che state per leggere è la storia di Massimiliano Riccio, ciclista appassionato e vulcanico ideatore de “Gli Eventi del Pendola”.
Veneto di Pedemonte – frazione di San Pietro in Cariano - Massimiliano è nato nell’aprile del 2002 ed ha “scoperto” la bici da corsa attorno ai dodici anni: «Mi resi conto di essere in sovrappeso e di dover fare qualche cosa per stare meglio, così per la mia Cresima mi feci regalare una bici da corsa e presi a pedalare», dice raggiunto telefonicamente da tuttobiciweb.
Inizialmente pochi chilometri e tanta costanza poi, con l’andar del tempo, percorrenze più lunghe, sempre più divertimento e una forma migliore. Nel 2015 sono il Giro d’Italia visto in televisione e la vittoria di un grande atleta a far scoccare la scintilla che porterà Massimiliano verso il ciclismo agonistico: «Guardavo il Giro e vidi vincere Davide Formolo, veneto come me. Non solo, anche mio vicino di casa e ora mio grande amico. Volevo correre in bici. Grazie a Enrico Pasquotto, mio amico e compagno di scuola, entrai in contatto con l’Ausonia Pescantina del presidente Nicola Chesini e iniziai a correre con loro», racconta.
Massimiliano diventa corridore, si allena per raggiungere obiettivi e traguardi sognando la vittoria che per due volte sfiora: «Al secondo anno da Allievo sono arrivato ad un passo dalla vittoria nelle gare di San Martino della Battaglia e Lugo di Grezzena – ricorda con orgoglio – ed ho ottenuto anche altri piazzamenti».
Negli anni da Juniores Riccio pedala sempre con passione e convinzione ma si accorge che la selezione è molta, si mette alla prova facendo anche il terzo anno in categoria ma all’ultima gara del 2021 decide di fermarsi: «Non ho finito quell’ultima fatica. Sono tornato a casa e ho messo la bicicletta in garage. Nella mia testa non c’era più posto per allenamenti e gare, ero un po’ demotivato – racconta Massimiliano - Il nuovo obiettivo era, ed è, dedicarmi anima e corpo a “Eventi del Pendola”, progetto nato quasi per gioco negli ultimi mesi del 2020».
Perché “Eventi del Pendola”? A spiegarlo, con voce piena di entusiasmo, è sempre Max il Capitano (questo il suo nickname, ndr): «L’idea iniziale era quella di creare un gruppo per unire gli amanti della bici in Valpolicella, confrontarci e metterci alla prova con delle sfide su Strava; il nome ricorda proprio una salita della zona: la Pendola. Ora, grazie all’aiuto di tante persone tra cui i miei amici professionisti Formolo, Lonardi, Zardini e Guardini (in gruppo fino al 2021, ndr) senza dimenticare Francesco Bellini e Enrico Pasquotto, Eventi del Pendola sta crescendo e da realtà locale sta trasformandosi in una vera e propria community conosciuta in Italia ed anche in qualche altra nazione».
Il giovane Riccio può andare fiero della sua creatura: le pagine social del gruppo hanno molti followers, i gadget con il logo di Eventi del Pendola disegnato da Enrico Pasquotto sono molto apprezzati, le Strava Challenge si susseguono e a queste si sono aggiunti eventi come la pedalata di Babbo Natale, l’asta delle maglie con Formolo come banditore e la serata dedicata alla preparazione nel ciclismo. «Contiamo di organizzare altri eventi appena possibile», assicura Max con eloquio rapido che rende ancora più evidente la sua voglia di fare.
Il 19enne veronese, che divide il suo tempo fra il lavoro in una tipografia e lo sviluppo del progetto Eventi del Pendola, ha recentemente aperto anche un canale YouTube e iniziato a registrare alcuni podcast dove racconta e si racconta. Il tutto con un motto, MAI MOLAR. Che, come dice lui: «Non è solo un motto ma uno stile di vita».
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