Un anno fa più o meno di questi tempi il fiorentino di Settimello di Calenzano Saverio Metti (aggiungiamo tifoso viola da sempre) fu eletto al Palasport di Montecatini Terme presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo per il quadriennio 2021-2024. La prima annata quindi per lui si è appena conclusa, ed è tempo di bilanci oltreché di auguri per il nuovo anno.
“Il 2021 è stato un anno pieno di sensazioni contrastanti. Siamo passati da un inizio anno problematico, a una primavera-estate che sembrava averci portato fuori dal tunnel della pandemia, ma purtroppo ecco un fine anno di nuovo problematico e difficile nella vita e quindi anche per il ciclismo”.
Da anni nel ciclismo ma da presidente tutto è diverso.
“Per me c’è stato un grande cambiamento di vita, abitudini e modalità, conseguenti a questa mia carica. Una carica complessa, difficile ma anche piena di grandi obbiettivi da raggiungere”.
Il bilancio di questa nuova esperienza?
“Posso affermare in tutta tranquillità che ce l’ho messa tutta, diciamo il 120% sempre con grande felicità. È stato un anno di ripartenza, siamo a 250 manifestazioni svolte nel 2021, con la prospettiva di tornare alle 450 che era il numero prima dell’inizio della pandemia”.
Qualche critica c’è stata: si ritiene comunque soddisfatto?
“Avrò fatto bene, qualcosa avrò anche sbagliato, ma quello che ci tengo a dire è che abbiamo tenacemente cercato di realizzare, le cose e gli obbiettivi che avevamo prefissato. Abbiamo portato avanti tante proposte; dalle gare regionali, ai direttori corsa, alle moto-staffette, al fuoristrada, al cicloturismo, l’attività femminile e sono contento del ruolo raggiunto, e di cosa siamo in grado di proporre”.
Cosa auspica per 2022?
“Un po’ di infrastrutture per i più piccoli e anche per i grandi, tali da rendere il nostro sport sicuro e a portata di famiglia. Un’attività piena, come già i calendari dilettanti e juniores auspicano, ma soprattutto che si torni a sentirsi tutti quanti partecipi del nostro movimento toscano, dalle società, dirigenti, direttori, giudici di gara ma soprattutto gli atleti che si devono sentire al centro del movimento”.
Soddisfatto del lavoro dei tanti nuovi collaboratori?
“Si voglio ringraziare l’intero Comitato Regionale i cui dirigenti mi hanno sempre aiutato, il segretario, tutte le Commissioni, altri addetti ai lavori e tutte le società che hanno fatto i salti mortali ma sono state grandiose. Mi aspetto un 2022 pieno di sorrisi e di soddisfazione per andare alle corse in un clima di coesione. Buon 2022 a tutto il mondo ciclistico toscano, senza esclusione di nessuno”.
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