Gli occhi di Amy Pieters restano chiusi, ma la campionessa olandese ha iniziato a respirare in modo autonomo. Domani Amy tornerà a casa, nei Paesi Bassi, dove una nuova equipe medica e i suoi familiari potranno seguirla costantemente. Il suo trasferimento è stato fissato per giovedì 6 gennaio, con l’aiuto di un team di specialisti di Eurocross.
Da Alicante Amy volerà verso casa, la sua sedazione è stata ridotta ma non del tutto sospesa. Nelle poche righe diffuse dalla sua squadra, la SD Worx, si legge: “Amy Pieters sarà trasportata da un team di specialisti di Eurocross dalla Spagna a un ospedale nei Paesi Bassi giovedì 6 gennaio, dove proseguiranno le cure mediche. Questo trasferimento sarà effettuato in aereo. Pieters ora respira autonomamente e la sedazione è stata ridotta. La sua situazione è stabile ma invariata. Solo quando la nostra ciclista si sveglierà i medici potranno fare una prima valutazione delle conseguenze della caduta”.
Amy era caduta in Spagna lo scorso 23 dicembre mentre si allenava vicino Calpe. Aveva battuto la testa e aveva perso conoscenza: portata con l’elisoccorso all’ospedale di Alicante, era stata sottoposta a un intervento chirurgico al cranio, durante il quale i medici avevano ridotto la pressione alla testa.
Tanta è l’apprensione da parte del mondo del ciclismo nei confronti di questa campionessa che su pista ha vinto tre titoli mondiali insieme a Kirsten Wild. Anche nelle corse su strada Amy va forte e ha conquistato una serie di vittorie importanti, come il titolo nazionale e l’Europeo nel 2019.
#StayStrongAmy è l'hashtag che la famiglia di Amy Pieters e i suoi amici hanno voluto utilizzare sui social e al quale tante persone hanno aderito. La nazionale di Marco Villa aveva fatto una foto per dimostrare la propria solidarietà a questa ragazza che adesso sta lottando con tutte le sue forze. Al recente campionato nazionale di pista ad Apeldoorn tutti hanno messo sui propri pantaloncini la scritta "Amy", con un cuore stilizzato al posto della "m" nel suo nome.
La campionessa mondiale di ciclocross Lucinda Brand aveva applicato uno smile con un cuore sopra il suo casco durante il recente GP Sven Nys a Baal ed è scoppiata a piangere quando ha parlato di Amy.
«Questo è un momento molto difficile per me - aveva detto la Brand -: certo, è bello vincere. Sfortunatamente, il ciclocross non è poi così importante quando guardi cosa sta succedendo ad Amy in questo momento. I miei pensieri sono spesso con lei e con la sua famiglia».
Anche la stella dello sprint britannico Mark Cavendish, campione del mondo e medaglia olimpica in pista, ha espresso sostegno alla Pieters sui social media. «Pensiamo tutti costantemente a te, alla tua famiglia e ai tuoi compagni di squadra. Ti stiamo inviando tutto il nostro amore» ha scritto Cannonball sui social. Anche Filippo Ganna, Elia Viviani ed Elisa Balsamo, i nostri pistard, hanno inviato messaggi di sostegno alla campionessa olandese.
Lo scorso 2 gennaio, nella quinta giornata dei campionati nazionali in Belgio su pista, è stato osservato un momento di silenzio con il nome di Pieters apparso sui monitor. Amy doveva essere svegliata in modo graduale il 27 dicembre, ma quel giorno i medici di Alicante avevano preferito prolungare il coma farmacologico per altri 3 giorni, spiegando che questo avrebbe aiutato il recupero della ragazza.
Sono passati molti più giorni e Amy Pieters, con una sedazione più leggera, domani tornerà a casa. Sono questi momenti difficili i tanti i messaggi dei tifosi e dei ciclisti che stanno arrivando da ogni parte del mondo per manifestare il proprio affetto danno coraggio alla famiglia. I prossimi giorni saranno decisivi e tutti sperano di poter rivedere presto questa campionessa correre con la sua bici.
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