L’utopia della pace tra i popoli e la concretezza di Ernesto Colnago che da sempre promuove la bicicletta. In mezzo l’Onu, l’organizzazione delle Nazioni Unite che ha deciso di premiare con il #WorldBicycleDay il noto costruttore di Cambiago, che il prossimo 9 febbraio taglierà il traguardo delle novanta (90) primavere. «Sono senza parole e ancora adesso non mi capacito di tale riconoscimento», dice a tuttobiciweb il Maestro di Cambiago. «Chiaramente sono felice e orgoglioso, diciamo che il mondo mi ha fatto un gran bel regalo di Natale e io lo voglio condividere con la mia famiglia, la Colnago e tutto il mondo della bicicletta, nessuno escluso».
Ha unito il mondo con le sue biciclette, ora le Nazioni Unite premiano con il #WorldBicycleDay Ernesto Colnago per la sua attività di promozione e sviluppo di questo nobile mezzo nel mondo. Fin dalla sua nascita nell’aprile del 2018, il WorldBicycleDay - voluto dal presidente fondatore Leszek Sibiliski e sostenuto con una risoluzione delle @unitednations – ha come scopo quello di promuovere la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall'uso della bicicletta (la Giornata Mondiale della bicicletta viene celebrata ogni anno il 3 giugno) e premiare l’eccellenza del mondo delle due ruote.
«Quest’anno è toccato a me, e ne sono davvero orgoglioso – aggiunge Colnago -. Di premi e riconoscimenti importanti ne ho ricevuti nella mia carriera tanti, ma questo davvero mi ha sorpreso: per me è inaspettato. Quindi, bellissimo», dice quest’uomo, che con fatica e amore, in questi anni è stato capace di reinventare il mezzo immaginato da Leonardo e renderlo unico per i più grandi campioni del pedale: da Fiorenzo Magni a Eddy Merckx; da Giuseppe Saronni a Tadej Pogacar.
«La bicicletta è utile a tutti noi per rendere il pianeta Terra sempre più bello e salutare», commenta il presidente onorario della Colnago. «Oggi la mia creatura, riconosciuta nel mondo, è di proprietà di un Fondo di investimento mondiale, ma la storicità, la memoria e la tradizione di quello che ho costruito in settant’anni di lavoro resteranno custodite e continueranno a vivere nel museo che è nelle mani di un Colnago, mio nipote Alessandro Brambilla Colnago. Questo riconoscimento delle Nazioni Unite è uno dei premi più belli che ho ricevuto nella mia lunga e fortunata carriera e resterà ad imperitura memoria nello scrigno dei ricordi di un’azienda che è entrata nella storia del ciclismo. E visto che siamo in clima natalizio, colgo l’occasione anche per augurare ogni bene ai dirigenti e alle maestranze di un’azienda che è nel mio cuore: sono sicuro che la Colnago avrà un futuro pieno di successi». Tanti auguri Ernesto, e complimenti da parte di tutti. Siamo convinti che non ce ne sarà unO, pardon – Onu - che non sarà contento per te.