Una autentica parata di campioni ha fatto scendere il sipario sul 2021 del Ciclismo Veneto. La stagione della ripartenza dopo le tante difficoltà legate al Covid-19 si chiude, oltre che con i successi olimpici ed iridati di Francesco Lamon, Liam Bertazzo, Elia Viviani e Samuele Bonetto, anche e soprattutto con i numeri in crescita in termini di tesserati e organizzazioni come ha potuto sottolineare con soddisfazione il Presidente del Comitato Regionale Veneto, Sandro Checchin nella propria relazione annuale: "Il 2021 che si era aperto tra mille incertezze e difficoltà ha segnato una forte ripresa del nostro movimento ciclistico grazie all'impegno di tutte le società che ha consentito di portare a casa un grande risultato: quello di far ripartire appieno l'attività dei nostri ragazzi e loro ci hanno ripagato con dei grandi successi".
2.550 i giovanissimi tesserati nel 2021 rispetto ai 2.283 del 2019, in crescita anche i tesserati delle categorie superiori saliti a 1.493. Dopo un 2020 terribile anche dal punto di vista dei numeri organizzativi risalgono anche le manifestazioni allestite in Veneto che nel 2021 sono state 440 rispetto alle 145 dell'anno precedente.
"Per quanto riguarda le corse organizzate non siamo ancora ai livelli pre-pandemia ma i numeri dicono che siamo in forte ripresa e questo ci fa ben sperare per il futuro. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i componenti del direttivo del Comitato Regionale Veneto e delle Commissioni Regionali, i Presidenti dei Comitati Provinciali e tutte quelle figure che ogni giorno si adoperano per il bene del nostro movimento" ha aggiunto il Presidente Regionale, Sandro Checchin.In prima fila, ad applaudire il meglio del Ciclismo Veneto, il Presidente della FCI Cordiano Dagnoni che ha commentato: "Il 2021 è stata una annata straordinaria anche per il Veneto che insieme alla Lombardia guida l'intero movimento. Siete stati bravi a rimboccarvi le maniche e a realizzare un'annata straordinaria sia dal punto di vista dei risultati nazionali ed internazionali oltre che da quello dei risultati".
I complimenti alle società venete sono arrivate anche dal Consigliere Nazionale della FCI, Fabrizio Cazzola: "Voglio dire un grande grazie alle società e ai Comitati Provinciali. Per me è un piacere essere qui, nella mia regione, in questa occasione e anche perchè ho la delega al settore giovanile da cui parte il futuro del nostro movimento. Siamo soddisfatti che i numeri siano in crescita nelle categorie giovanili, con i tecnici e con gli esperti stiamo scrivendo le linee guida che possano accompagnare nel migliore dei modi la crescita dei giovani e per prepararli alle categorie superiori".A festeggiare il meglio del ciclismo Veneto erano presenti in sala anche Massimo Ghirotto, Presidente del Settore Fuoristrada, l'Avv. Barbara Baratto Vogliano, Presidente della Corte d'Appello Federale della FCI, Diego Bragato, collaboratore tecnico della nazionale italiana e Marco Zen, componente della Struttura Tecnica Nazionale.
A ribadire con forza il ruolo centrale del ciclismo e dello sport in Veneto è stato poi il Presidente del CONI Regionale Veneto, Dino Ponchio che ha sottolineato: "Dai politici aspettiamo fatti, non parole. Lo sport in Veneto conta 13.690 società, siamo un popolo che merita ed esige rispetto. Noi veneti produciamo risultati di eccellenza e il ciclismo è una delle discipline che brillano maggiormente a livello internazionale: credo sia giusto che anche la politica riconosca e sostenga concretamente questo settore per dare un futuro a tutti i nostri atleti".
Al termine di una giornata nella quale il movimento veneto ha potuto specchiarsi in tutta la propria bellezza resta l'entusiasmo che consente di guardare con fiducia al 2022.
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