Il 16 dicembre verrà alzato il velo sulla edizione 2022 della Vuelta a España e i riflettori cominciano a puntarsi su Madrid per la cerimonia di presentazione ufficiale. Conosciamo già le pprime tre tappe che si svolgeranno in Olanda, con partenza da Utrercht, mentre nella capitale si concluderà la corsa, dopo un anno di assenza (l'edizione 2021, vinta come le due precedenti da Primoz Roglic, si è conclusa a Santiago de Compostela).
Ovviamente impossibile parlare del cast di partenti, ma Javier Guillen, direttore della corsa spagnola, non ha dubbi sul fatto che la prova spagnola possa crescere ulteriormente e confermarsi come la seconda grande corsa a tappe del mondo, dopo il Tour de France.
Un concetto che Guillen ha ribadito a chiare lettere in una intervista concessa ai colleghi di Ciclo21: «Io sono convinto che oggi, tra i tre grandi giri, la Vuelta sia quello maggiormente identificabile. In questi anni (Guillen guida la corsa dal 2009, ndr), abbiamo lavorato per far crescere la corsa e per darle una personalità precisa. Al punto che adessso chiunque corra o segua la Vuelta sa perfettamente quello che troverà: emozioni dal primo all'ultimo giorno. Abbiamo scelto di privilegiare finali di tappa spettacolari e siamo stati premiat: siamo una corsa che guarda all'insù sin dalle prime tapp. E non lo neghiamo, preferiamo una salita ad uno sprint perché l'epica dello sport si fa in montagna. Ogni anno ci piace presentare delle novità, anche se si fa sempre più difficile. Negli ultimi 10-12 anni abbiamo presentato 30 nuove salite e rispetto a Francia e Italia abbiamo il vantaggio di non averle tutte concentate in posizioni precise, noi le abbiamo sparse un po' per tutto il Paese e questo è un grande vantaggio».
E ancora: «In questi anni abbiamo lavorato sul profilo sempre più internazionale della corsa, siamo andati alla scoperta di nuovi spunti e nuove salite che ci vengono proposte dal nostro territori, ci siamo fatti apprezzare in tutto il mondo. I numeri dicono che siamo il grande giro che è cresciuto di più e che siamo secondi solo al Tour de France. Il Giro d'Italia è più antico, ha più tradizione, ma oggi dietro al Tour c'è la Vuelta, è un dato di fatto».