Il numero uno della stagione ciclistica 2021, il trentunenne bresciano Sonny Colbrelli, un grande campione del passato Giuseppe Saronni, un artista e maestro delle bici come Ernesto Colnago, Marco Villa commissario tecnico della pista plurimedagliato, due giovani speranze del ciclismo toscano Ludovico Crescioli e Gerolamo Manuele Migheli, il collega Sergio Neri. Eccoli i premiati del 48° Giglio D’Oro la cui cerimonia si è tenuta da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano. Tra i presenti anche il neo c.t. della Nazionale azzurra Daniele Bennati, il presidente regionale del Coni Simone Cardullo, quello del ciclismo Saverio Metti, l’assessora allo sport del Comune di Calenzano Laura Maggi, Marina Romoli, le figlie di Alfredo Martini Silvia e Milvia, quella di Gastone Nencini, Elisabetta.
«E’ stata un’annata da favola – dice Colbrelli – ma ora pensiamo al futuro. Non ho ancora definito il programma 2022, primo obiettivo la Milano-Sanremo, poi mi piacerebbe tornare al Giro d’Italia, anche se tutti lo hanno definito duro e difficile. Studierò bene le tappe che mi si addicono. Quanto al mondiale in Australia pare che non sia facile, ne parleremo al momento opportuno con il c.t. Bennati e poi c’è da difendere la maglia tricolore (per questa ha ricevuto un premio particolare ndr) e quella di Campione Europeo».
Per Giuseppe Saronni (Premio Internazionale Glorie del Ciclismo nel ricordo di Franco Ballerini) preoccupa il vivaio giovanile italiano “speriamo in qualche atleta”, per il c.t. azzurro Marco Villa (Premio Gino Bartali) che avrà da guidare oltre agli uomini anche le donne, il compito non lo spaventa “abbiamo un bel gruppo in grado di continuare ad offrire soddisfazioni, chi mi ha preceduto alle donne Dino Salvoldi ha effettuato un eccellente lavoro e quindi sono tranquillo e fiducioso” mentre Ernesto Colnago, 89 primavere portate splendidamente (Premio Alfredo Martini Maestri dello Sport) ha ricordato quando realizzò nel 1957 la sua prima bici, con la quale Gastone Nencini vinse il Giro d’Italia. Il collega Sergio Neri (Premio Cultura dello Sport Franco Calamai) ha ricordato un episodio del quale fu protagonista con Calamai durante un Giro d’Italia, quindi un commosso ricordo di Alfredo Martini e come lo sport sia cultura. Per i giovani Crescioli e Migheli i premi speciali “Giglio D’oro 2” e Tommaso Cavorso a ricordare l’impegno del premio Giglio D’oro verso i temi della sicurezza stradale, mentre erano assenti il tricolore crono Matteo Sobrero (Premio Gastone Nencini) in quanto in partenza per l’estero con la squadra per un collegiale, e Martina Fidanza, la campionessa del mondo su pista per motivi familiari. Una splendida cerimonia tra racconti, storie, premiazioni e applausi per un premio prestigioso che vola verso i 50 anni, grazie a Lorenzo Carmagnini presidente della ssdrl Giglio D’Oro ed a suo padre Saverio.
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