La cuneese Erica Magnaldi, 29 anni, lascia il team Ceratizit-Wnt: da gennaio gareggerà griffata Uae Emirates e pedalerà su bici Colnago esattamente come Pogacar, Ulissi e altri campioni. I vertici di Uae Emirates settimana prossima acquisiranno licenza World Tour e blocco atlete della Alè-Cipollini femminile.
Il direttore sportivo della Uae Emirates 2022, Fortunato Lacquaniti, ha grandi progetti per la cuneese: “Erica Magnaldi - dichiara Lacquaniti, che in questi anni ha gestito la Alè Cipollini - è attualmente tra le prime 10 scalatrici al mondo. Lavoreremo per farla entrare tra le prime 4 o 5 al mondo rendendola anche più vincente. Erica ha i mezzi per riuscirci alla Uae Emirates avrà più vantaggi tattici. Nelle stagioni alla Ceratizit, quando si creava selezione Erica rimaneva nel nucleo d’avanguardia ma senza compagne di squadra. Dal 2022 in gare dall’altimetria severa la Uae Emirates avrà tra le battistrada Erica, la spagnola Mavi Garcia e magari qualche altra ragazza: con più atlete nella fuga decisiva svilupperemo strategie migliori”.
Erica è laureata in medicina e campionessa di signorilità: “Ringrazio la Ceratizit Wnt per i supporti che mi ha garantito in questi 3 anni. Grazie al lavoro dello staff Ceratizit sono cresciuta molto”. La scalatrice parla poi del suo 2021. “Sono molto soddisfatta. E’ stata una stagione con miglioramenti enormi da parte di atlete e gare, col livello tecnico che è diventato altissimo, e io sono riuscita a crescere”.
La signorina Magnaldi ha iniziato la stagione vincendo il Gran Premio di Ceriale (Savona), poi alla Liegi-Bastogne-Liegi e altre gare World Tour nelle Ardenne è arrivata tra le prime 15, e ha iniziato bene il Giro d’Italia. “Arrivare quinta nella tappa di Pratonevoso, vicino alla mia Cuneo, è stata una grande emozione”.
Ha indossato la maglia blu da miglior italiana fino al penultimo giorno. “Purtroppo l’ho persa anche perché nella tappa del Matajur sono caduta”. Erica gareggiava nello sci da fondo e, gare per amatori a parte, pratica ciclismo agonistico da fine 2017. Con la maglia della Nazionale ha già collezionato una medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo, due partecipazioni ai Mondiali e quest’anno il ct Salvoldi l’ha schierata all’Europeo.
“Correre il Campionato d’Europa a Trento – dice miss Magnaldi – è stato bellissimo. In gara ho rispettato le disposizioni di Salvoldi. Speravo anche di gareggiare all’Olimpiade; purtroppo c’erano solo 4 posti da titolare. Una nazione importante come l’Italia ne avrebbe meritati di più. A livello generale il numero di partecipanti alla corsa in linea doveva essere ben superiore. La mancata partecipazione a Tokyo è l’unico cruccio del mio 2021”.
Il nuovo ct dell’Italia è Paolo Sangalli. “Spero di convincerlo a convocarmi spesso. Sogno di partecipare alla prossima Olimpiade, anche da gregaria pur di esserci”.
Ora Erica pensa a preparare un grande 2022. “Durante lo scorso inverno avevo lavorato per migliorare in esplosività e anche nelle volate. E il lavoro ha dato buoni frutti consentendomi ad esempio di vincere con sprint da finisseur la gara di Ceriale. Negli anni precedenti non ci sarei riuscita. E anche in questo inverno lavorerò per migliorare in volata. Proverò pure le ripetute fuori soglia, ovvero 5-10 minuti a tutto gas. Servono per scattare in gara con efficacia e fare la differenza nella fase decisiva”.
Magari al Giro d’Italia o al nuovo Tour de France femminile: “Entro il 2023 vorrei indossare la maglia rosa al Giro e la gialla al Tour de France. Vi assicuro che ci proverò”. Erica vinse anche una tappa al Tour de l’ Ardèche (Francia) nel 2018, alle prime esperienze internazionali. Pur non avendo background giovanile sa farsi valere. “Le mie avversarie sono più brave in mischia forti dell’esperienza nelle categorie giovanili tuttavia anch’io miglioro”. E’ in escalation però non si fa regali celebrativi: “Il premio più bello è la vita che conduco: pratico uno sport magnifico”.
da Tuttosport - photo Flaviano Ossola
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