Proseguendo nella campagna di reclutamento di giovani talenti, la Ineos Grenadiers annuncia l'attivo del 22enne Ben Turner. Il giovane britannico ha realizzato un percorso simile a quello del suo connazionale Tom Pidcock, avendo vissuto in Belgio e corso nel ciclocross professionistico prima di entrare a far parte del team Trinity Racing.
«Penso che la cosa più importante per me sia stata trasferirmi in Belgio da solo quando avevo 17 anni. Non parlavo nemmeno la lingua,non sapevo nulla e ed è stato un grande salto, ma in quelle situazioni si impara velocemente».
Originario di Doncaster, nello Yorkshire, è stato avvicinato dal padre al ciclismo; ha iniziato con la BMX e poi si è avvicinato al ciclocross perché ha cominciato a giudicare troppo pericoloso il BMX.
«Papà mi ha portato su una pista bmx quando avevo circa sette anni e l'ho praticato per molto tempo, poi ho scelto il ciclocross e da junior sono salito sul podio Mondiale con Pidcock».
Durante la sua permanenza in Belgio, Turner ha iniziato a correre su strada insieme al ciclocross, una strategia che crede sia una buona piattaforma per il successo e qualcosa che continuerà a fare. Tom e io abbiamo parlato molto di tornare alla stagione cross, ne abbiamo parlato tutto l'anno in realtà: inizieremo a dicembre e non vedo l'ora di ricominciare».
Il team britannico ingaggia Turner grazie ad una rinnovata attenzione allo sviluppo di giovani talenti, guidata dal vice team principal Rod Ellingworth: «Ben ha dimostrato grande forza nel carattere fin dalla giovane età, ci vuole molto coraggio per trasferirsi in un altro paese all'età di 17 anni e quel tipo di esperienza di apprendimento aiuta davvero i giovani ciclisti a progredire. Non vedo l'ora di vederlo crescere all'interno del team e penso che abbia il talento, l'esperienza e la volontà di imparare per mettersi in mostra già al suo primo anno nel WorldTour con noi».
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