Il mondo degli appassionati pedalatori insorge contro Omar Fantini, comico bergamasco che in un monologo recitato durante una puntata di Honolulu su Italia 1 ha attaccato pesantemente i ciclisti. Chi fa satira, lo sappiamo, cammina spesso in bilico sul buon gusto e il buon senso, ma stavolta si è andati oltre. Per guardare il monologo: https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/honolulu/omar-fantini-i-rimproveri-dalla-natura_F311066901005C03
Durissime, dicevamo, le reazioni del mondo del ciclismo. Scrive Paolo Bettini su Instagram: «Complimenti a @omarfantini. Satira? Comicità? O pura ignoranza e mancanza di cultura? Non sta certo a me dirlo ma qualcuno dovrà esprimersi. Posso solo dire una cosa a @omarfantini…. Spero un giorno tu possa avere un figlio che si innamori del ciclismo e possa con tranquillità coltivare il suo sogno. Dovrà solo preoccuparsi di quelli che vedono i ciclisti come parassiti e non come persone. Utilizzeresti le Regioni che non utilizzi? Fatti un bel Giro d’Italia e prova a conoscere il nostro territorio da Nord a Sud. Ti accorgerai che l’Italia non ha niente di inutilizzato. Complimenti in fine alla #redazione di @honolulu_tv che approva certa comicità… se cosi volete chiamarla».
Ecco il pensiero di Davide Cassani postato su Facebook: «Omar Fantini è un comico che apprezzavo tanto. Ho appena visto un suo monologo dove ha preso per i fondelli noi, definendoci “ciclisti maledetti” e poi: “che vorrebbe avere una Mercedes con il mirino per……” Complimenti Signor Fantini, un bel modo per cercare di far ridere la gente. Ma mi scusi, se vale lo stesso criterio, io ciclista, cosa dovrei dire? Automobilisti maledetti? Dovrei incazzarmi per le file interminabili di vetture guidate da persone che vogliono farsi un giretto al mare o in collina? Dovrei prendermela con il mondo automobilistico perché mi rallentano? Ma che cavolo di discorsi sono questi? Ma le strade non sono in di tutti? E il rispetto dove lo mettiamo? Certo, ci sono ciclisti maleducati ma della maleducazione degli automobilisti ne vogliamo parlare? E mi dica, quanti ciclisti cagionano la morte ad automobilisti? E quanti automobilisti distratti hanno causato incidenti mortali dove sono rimasti coinvolti ciclisti? Glielo dico io, più di 200 ogni anno. E lei mi dice che, essendo ciclista, non sono normale e pure maledetto? Sono stato due settimane in Giappone per i giochi olimpici, ho seguito i nostri ragazzi durante gli allenamenti e non ho mai sentito un clacson suonare, tutti tranquilli, in fila, nel rispetto più totale tra ciclisti e automobilisti. Lo so che per lei importante è fare ridere, è il suo lavoro, ma questa volta almeno con me, non c’è riuscito».