Cosa accomuna Joao Almedia al talento emergente Antonio Morgado? Entrambi sono portoghesi, entrambi hanno indossato la maglia del Club Ciclistico Bairrada. Almeida l’ha portata nel suo utlimo anno da juniores nel 2016, Morgado continuerà ad indossarla anche nella prossima stagione tra gli juniores. Il Bairrada Cycling Team è un progetto per formare e crecere i giovani. Il presidente è Nelson Oliveira, professionista della Movistar, e il responsabile della gestione sportiva è Henrique Queiroz.
Morgado, nato il 28 gennaio 2004 a Santarem, è un giovane di cui presto ne sentiremo parlare. Alterna con notevole disinvoltura l’attività su strada alla pista ed è bravo anche in sella a una mountain bike. Il suo nome ha iniziato a circolare fra le cronache ciclistiche con i Cadetti (i nostri allievi): due volte campione portoghese, vincitore della Coppa del Portogallo, ma quello che stupisce sono i successi a tutte le gare a cui partecipa. Nelle due stagioni con i Cadetti mette insieme otto titoli nazionali: crono, strada, inseguimento a squadre, corsa a punti, eliminazione, cronoscalata.
Scuola, ciclismo, un futuro da professionista gli obiettivi del portoghese:
"È difficile conciliare studio e allenamenti, soprattutto d'inverno dove fa buio prima-dice Morgado-. Io sono di Salir do Porto, Caldas da Rainha, una città poco conosciuta, ma con un passato importante, essendo stata un porto strategico per la Corona portoghese durante le spedizioni marittime all'inizio del XVI secolo. Sono della stessa regione di Almeida. Con Joao siamo amici, eravamo nel team Ecosprint quando io ero il più giovane. João è il punto di riferimento. Mi piace anche Wout van Aert perché è un corridore completo e né lui né João non si arrendono mai, e sono sempre combattivi. Wout è un atleta incredibile, João è il migliore. Mi ha insegnato che la cronometro è sempre più importante e che bisogna lavorarci molto per andare forte. Inoltre João possiede tre caratteristiche che ritengo fondamentali: è capace di soffrire, pedala forte in salita e nelle gare contro il tempo".
Anche fuori dal Portogallo, Morgado dimostra ugualmente il suo talento e la sua forza. Nel sud della Francia si aggiudica due tappe e la classifica finale del Tour des Municipalités de Villemur, intorno a Tolosa. All’ultimo anno con i Cadetti riceve l’invito a correre la Vuelta al Besaya, con la squadra asturiana Ciudad de Oviedo. E’ primo nella tappa regina, ma perde tempo nella cronometro a squadre fallendo per pochi secondi il trionfo nella generale. Morgado eccelle su tutti i terreni di gara, ha il tipico fisico degli scalatori ed è molto veloce. E’ anche un buon crononam, e sa cogliere l’attimo giusto quando si tratta di attaccare. "In gara mi piace sempre andare a tutto gas, ho già un'idea di cosa significhi soffrire".
Impossibile prevedere dove potrà arrivare ma è certo che Morgado è un corridore con ampi margini di miglioramento. Un talento. Il 2021 gli ha dato ancor più sicurezza e notorietà in campo internazionale. Ha vinto ovunque ha messo le ruote: la Gipuzkoa Klasika, la prima gara UCI della sua carriera, la Vuelta al Besaya, la Ruta do Albariño, la Volta ao Concelho de Loulé, il Giro del Portogallo, il campionato nazionale a cronometro e due tappe alla Bizkaiko Itzulia, importante corsa a tappe nei Paesi Baschi dove corridori come Almeida, Remco Evenepoel, Thomas Pidcock, Carlos Rodriguez, Juan Ayuso o Mark Donovan hanno avuto un passato da vincitori. Normalmente si allena da solo, e soltanto nel fine settimana insieme a un gruppo di colleghi e quando è fortunato incontra Almeida, sulle strade per Montejunto. Montejunto è salita preferita di Morgado, ideale per il portoghese che sale sempre dallo stesso lato passando per Vila Verde, circa 6 chilometri al 6,5% con un tratto di pianura a metà strada. Si allena molto anche sul piano, per migliorare a cronometro.
"Mi piace guardare la cronometro del Tour de France perché puoi capire e vedere chi si allena molte ore ed è una cosa che apprezzo".
foto pagina twitter di Antonio Morgado
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