Elia Viviani non molla mai e lo ha dimostrato anche oggi nell'omnium mondiale che ha chiuso al terzo posto. Dopo il terzo posto nello scratch e l'ottavo nella tempo race, il veronese ha pagato soprattutto una prova non esaltante nell'eliminazione, nella quale ha chiuso addirittura nono. Nella corsa a punti finale, poco dopo metà gara Viviani ha piazzato la caccia vincente che gli ha permesso di guadagnare un giro e venti punti: si è riavvicinato così al podio e negli ultimi giri ha firmato il capolavoro andando a vincere lo sprint finale che gli ha regalato i 10 punti necessari per superare il portoghese Leitao e conquistare la terza posizione.
La corsa è stata letteralmente dominata dal britannico Ethan Hayter (180 punti per lui), giovane stella della della multidisciplinarietà della Ineos Grenadiers, mentre al secondo posto ha chiuso il neozelandese Aaron Gate con 124 punti mentre Viviani - che dopo il furto della sua De Rosa, ha corso con la Pinarello - si è fermato a quota 121.
«Si è creata la stessa situazione dell'Olimpiade - spiega a caldo Viviani ancora prima di salire sul podio -. Ho avuto un blackout nell'eliminazione perché non c'erano le gambe, ma a volte non servono solo quelle e nella corsa a punti sono riuscito a portare a casa una bella medaglia. Per vincere, ovviamente, serve qualcosa di più, ma per ora va bene così».
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