Tutto è pronto nella testa e nelle gambe di Wout van Aert che oggi potrà correre la sua terza Parigi-Roubaix. Il belga infatti a causa del Covid ha partecipato solo due volte a questa corsa e adesso, spera di essere lui a vincere, alla vigilia dell'ultimo grande appuntamento della sua stagione. Van Aert ha raccontato di essere fiducioso per questa corsa, che arriva esattamente una settimana dopo il Mondiale.
«A causa del Covid la Roubaix è stata annullata due volte e adesso non vedo l’ora di correre – ha detto il fiammingo –. Sono un corridore abituato a correre tutto l’anno e questo clima autunnale non è un problema per me». Van Aert viene dal ciclocross ed è abituato alla pioggia e al fango, e questa corsa potrebbe essere indurita proprio da un meteo avverso, che prevede pioggia e freddo. «Non sono così ansioso di correre una Parigi-Roubaix bagnata - ha detto Van Aert – La pioggia la rende più pericolosa e non penso che sia necessario questo, anche se la pioggia potrebbe essere un vantaggio per alcuni corridori. Potrebbe andare bene a me, ma certamente ci sono molti ciclocrossisti adesso nel gruppo». In questo 2021 sono stati tanti i successi del belga, ma dopo la delusione al Mondiale di casa, sarebbe perfetto per lui, vincere questa classica, in cui ancora non ha ottenuto risultati di spicco. Infatti nel 2018 alla sua prima partecipazione è arrivato 13° e nel 2019 si è fermato al 22° posto, mentre è già salito sul podio del Giro delle Fiandre e della Milano-Sanremo.
«Ho avuto una buona stagione, mi piacerebbe avere ancora un risultato importante anche se questo non è un obbligo. La Roubaix è una corsa che mi si addice molto, ma se non dovesse andare bene questa volta, tra sei mesi avrò una nuova opportunità».
Van Aert vuole essere sempre più forte e ha fame di vittorie e nel suo palmares vuole la Roubaix e il Giro delle Fiandre. Ciottoli e pioggia andranno bene ai ciclocrossisti e per questo Van Aert, ma anche Van der Poel, saranno i favoriti. «Per vincere il Giro delle Fiandre devi essere esplosivo, mentre per la Roubaix servono altre caratteristiche e ci sono secondo me, corridori più adatti». Van Aert ha vinto tanto ma con le Classiche Monumento, anche lui si è accorto, che bisogna saper cogliere ogni occasione. Lo abbiamo visto terzo alla Milano-Sanremo e secondo al Fiandre alle spalle di Van der Poel, che ritroverà in corsa anche oggi.
«Ho capito che bisogna saper sfruttare ogni occasione. Lo scorso anno ho perso per pochissimo contro Mathieu e pensi che il prossimo anno avrai una nuova occasione per rifarti. Purtroppo però nelle corse, ho capito che non funziona così». Il Mondiale è passato ma le polemiche su Remco Evenepoel, che adesso sta correndo in Italia e Van Aert, non si sono completamente spente. «Il Mondiale è stato sicuramente una delusione, lo avevo aspettato veramente molto e la squadra ha fatto tantissimo, posso dire di avere il cuore spezzato».
Wout van Aert è anche rammaricato per le dichiarazioni di Remco Evenepoel, che nella prova iridata ha lavorato per il compagno. «Mi dispiace per le sue dichiarazioni – ha detto van Aert riguardo Evenepoel -. Siamo partiti per il Mondiale con una squadra forte, con un buon spirito di squadra. Penso che la tattica fosse chiara, tutti erano d'accordo. Posso capire che ci sono critiche perché non vinciamo, ma non mi piace che ci siano critiche all'interno della squadra. Non credo che sia saggio e sono rimasto molto sorpreso quando ha detto che la tattica scelta per affrontare la corsa non era chiara».