I Mondiali in Belgio si sono appena conclusi e i padroni di casa non hanno ottenuto il risultato tanto atteso. Wout Van Aert era il favorito per la vittoria, ma alla fine si è dovuto accontentare dell’undicesimo posto.
«Semplicemente non ho avuto le gambe per diventare un campione del mondo. Posso dire di essere umano anche io». La delusione per il Belgio, che sulle strade ha visto un milione e mezzo di spettatori, è tanta e anche Van Aert non è soddisfatto. «Quando Alaphilippe è partito sullo Smeysberg, avevo già capito che le gambe non andavano come avrebbero dovuto, avrei voluto reagire all’azione sua e di Colbrelli, ma non ci sono riuscito».
In quel momento per Van Aert è arrivata la consapevolezza che il Mondiale non poteva essere suo e che era inutile attaccare, senza avere possibilità di risultato. «Nel circuito di Lovanio avevo capito che le mie possibilità erano finite e ho detto a Stuyven di fare la sua corsa. Speravo almeno in una medaglia ma purtroppo così non è stato».
Wout van Aert è deluso certamente, ma ha saputo accettare la sconfitta, andando a complimentarsi con Alaphilippe. «La corsa è stata dura e le pressioni sono state tante. Non pensavo che avrebbero iniziato a fare subito una corsa dura, noi come squadra ci siamo assunti le nostre responsabilità e abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. Alaphilippe oggi è stato il più forte e non c’è altro da aggiungere se non complimentarsi con lui».
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