Un mattone si aggira per l’Italia. E’ partito dal Museo dei sogni, della memoria, della coscienza e dei presepi, a Feltre, il 22 agosto. Arriverà alla tomba del giudice Rosario Livatino, a Canicattì, il 13 settembre. Dal Nord al Sud, dal Veneto alla Sicilia, un giro d’Italia in 19 tappe. Infatti quel mattone viaggia, anzi, pedala, trasportato da corridori-volontari.
E’ un mattone simbolico, rappresentativo, esemplare. Riassume, sintetizza, accomuna tutto quello che è stato raccolto dal dicembre 1998 (il cinquantesimo anno di attività) in poi dalla Cooperativa sociale Arcobaleno ’86 in Feltre, e che adesso, invece di essere restituito a tutti i 199 Paesi originari, viene inviato una volta per tutte e per tutti. Ed è così che i sassi, i sogni, i segni e i presepi arrivati sono stati tradotti, trasformati, unificati in un solo mattone. Perché il mattone è l’elemento più significativo, una sorta di massimo comune divisore e minimo comune multiplo. Comune, ancora una volta, nello stesso senso di comunità.
Il mattone perché il mattone serve a costruire, edificare, fondare. Perché il mattone serve a riparare, custodire, proteggere. Perché il mattone serve a stabilire, sistemare, abitare. Perché il mattone è già, di per sé, un accrescitivo. Perché il mattone ha la stessa radice di matto e anche di Mattarella. Perché il mattone ha avuto perfino il suo ballo.
C’è molto di laterizio e letterario, di religioso e sociale, soprattutto di ciclistico in questo giro d’Italia del mattone. Il concetto di staffetta. La partecipazione di squadre composte da amministrazioni e parrocchie, associazioni di volontariato e associazione di arbitri di calcio, centri sportivi e centri femminili, tutto sotto l’egida della effervescente Comunità Villa San Francesco a Facen di Pedavena, alle porte di Feltre. Le tappe, le soste, le cerimonie. I saluti, gli applausi, gli arrivederci. Le emozioni, le preghiere, le promesse. Anche quella di Roberto Fico, il presidente della Camera, che si è impegnato a visitare la Comunità di Villa San Francesco.
Dopo gli arrivi a Bassano del Grappa, Mestre, Comacchio, Cesena, Urbino, Assisi e Narni, e i tre giorni di sosta a Roma, la tabella prevede traguardi a Terracina, Castel Volturno, Vico Equense, Agropoli, Maratea, Paola, Tropea, Villa San Giovanni, Randazzo e Regalbuto, fino a quello finale di Canicattì. Un mattone in bicicletta è roba da matti, dunque da poeti: chi lo avrebbe mai detto?, chi lo avrebbe mai scritto?
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.