Magnus CORT NIELSEN. 10. Terza vittoria di tappa in questa Vuelta che gli sorride. Vince con apparente facilità, cose che capitano solo a chi è in stato di grazia. E lui lo è.
Rui OLIVEIRA. 8. Il 24enne portoghese della Uae Emirates se la gioca fino alla fine, ma il danese della EF Nippo oggi ha un altro colpo di pedale.
Quinn SIMMONS. 8. Nasconde i suoi 20 anni sotto una rossiccia barba che lo fa apparire un “hipster” di dieci anni più vecchio. Per come corre questo “finto” ragazzo della Trek-Segafredo sembra davvero un corridore navigato. Oggi arriva terzo, ma se non finisce disperso tra le onde del gruppo questo ragazzo è destinato ad andare molto lontano.
Primoz ROGLIC. 50. Con quella di oggi - così tanto per gradire - aggiorna anche la sua contabilità in materia du guardaroba visto che si porta a casa la 50° maglia di leader in un Grande Giro: 34 alla Vuelta, 11 al Tour, 5 al Giro. Cinquanta sfumature di Primoz.
Lawson CRADDOCK. 9. Il 29enne americano della EF Nippo arriva settimo, dopo aver lavorato come un pazzo alla causa di Cort e alla fine è anche più felice del danese. Porta la croce e organizza anche la festa.
Alberto DAINESE. 7. Il 23enne padovano della DSM vince la volata di gruppo con 18” di ritardo, ma per un ragazzo della sua età l’importante è esserci sempre e provare costantemente.
Matteo TRENTIN. 6,5. Non è più un ragazzino, ma anche lui si verifica, prova, va alla ricerca di conferme che anche oggi ha: perde lo sprint del gruppo da Dainese. Il lavoro di questa Vuelta c’è e si vedrà.
Andrea BAGIOLI. 7,5. È bravo anche oggi, come in tutta questa Vuelta: entra nella fuga di giornata e poi resta in avanscoperta con sei compagni di avventura: Lawson Craddock e Magnus Cort (EF Education - Nippo), Anthony Roux (Groupama - FDJ), Andreas Kron (Lotto Soudal), Quinn Simmons (Trek - Segafredo) e Rui Oliveira (UAE-Team Emirates). Arriva a giocarsi la tappa, ma alla fine si deve accontentare di un piazzamento appena sotto il podio che fa pur sempre curriculum.
Fabio ARU. 6. Mi darete del buonista – e ci sta – ma il sardo del Team Qhubeka NextHash ci prova anche oggi, entrando nuovamente nella fuga con Andrea Bagioli (Deceuninck - Quick Step), Mikaël Cherel e Damien Touzé (AG2R Citroën Team), Jay Vine (Alpecin-Fenix), Mark Padun (Bahrain – Victorious), Pelayo Sánchez (Burgos-BH), Julen Amezqueta (Caja Rural - Seguros RGA), Lawson Craddock e Magnus Cort (EF Education – Nippo), Antonio Jesús Soto (Euskaltel – Euskadi), Anthony Roux (Groupama – FDJ), Andreas Kron (Lotto Soudal), Robert Stannard (Team BikeExchange), Nico Denz (Team DSM), Quinn Simmons (Trek – Segafredo), Rui Oliveira e Jan Polanc (UAE-Team Emirates). È un gruppo molto ben assortito, dal quale però “il cavaliere dei quattro mori” prova a farsi in quattro per calare un asso, ma alla fine gli danno il due di picche.
Louis MEINTJES. 17. Brutta caduta per il corridore sudafricano della Intermarché - Wanty - Gobert Matériaux, il decimo della classifica generale, costretto a lasciare la corsa. Assieme a lui cade anche il 25enne britannico James Knox (Deceuninck - Quick Step), ma gli va meglio e riparte. Giornata triste anche per il nostro Sacha Modolo (Alpecin-Fenix) e per Sergio Henao (Team Qhubeka NextHash), costretti ad abbandonare la corsa.