Il colombiano della Movistar Miguel Ángel López si è preso la sua giornata di gloria. Nelle Asturie e nella tappa regina López è tornato a vincere sulle strade della Vuelta. «Solo quelli che sono qui conoscono il grande lavoro e la sofferenza che affrontiamo e non sono soltanto parole e critiche». Il colombiano è tornato a vincere alla corsa spagnola, dopo 4 anni di silenzio: dalla nebbia dell’Alto de Gamoniteiru, è apparso sul traguardo e ha alzato le braccia al cielo.
«Volevo vincere ancora a La Vuelta, lo volevo da molto tempo. Sono passati quattro anni dalla mia ultima vittoria qui, e ottenere il successo nella tappa regina, mi rende veramente molto felice. Ho vinto per amore di mia moglie e mio figlio».
Lopez è ancora terzo in classifica generale, alle spalle di Mas e del leader Roglic, che anche oggi ha dimostrato la sua superiorità. Non sarà forse il colombiano a vincere questa corsa, ma il suo desiderio era quello di poter ottenere il miglior risultato possibile. "Superman Lopez" ha apprezzato il lavoro dei suoi compagni di squadra e ha ricordato i colleghi che hanno dovuto abbandonare la corsa prima dell’ultimo traguardo. «Sono grato per l'enorme lavoro fatto dai miei compagni di squadra. Siamo rimasti solo in cinque, ringrazio e rimpiango Carlos, Alejandro e Jacobs, i pochi di noi che sono rimasti qui lo fanno con coraggio. È stato bello arrivare per primo in una tappa come quella di oggi. Il lavoro di Imanol, Nelson, Rojilla, Enric... hanno fatto un lavoro magnifico. Significa molto per noi».
Dopo un anno dalla sua vittoria in cima al Col de Loze al Tour de France, Miguel Angel Lopez ha dominato il gigante spagnolo: l'Altu d'El Gamoniteiru, un arrivo inedito per questa 18^ tappa della Vuelta. Il corridore colombiano ha approfittato ancora una volta delle difficili salite per vincere in solitaria. E’ arrivato per primo da solo staccando tutti, anche la maglia rossa Primoz Roglic e il compagno di squadra Enric Mas. «Questa vittoria darà serenità a tutti quanti noi e ci aiuterà ad affrontare nel migliore dei modi gli ultimi giorni della Vuelta».
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