Michael STORER. 10 e lode. Il 24enne australiano della DSM (il prossimo anno alla Groupama FDJ che si è assicurato il corridore per le prossime due stagioni) dimostra non solo grande gamba, ma anche grande testa, lasciando fare a Sivakov e Verona, che solo all’apparenza sembrano più pimpanti di lui, ma alla fine la benzina ce l’ha questo ragazzo che oggi regala la sesta vittoria stagionale ad una DSM che riponeva tante speranze su Bardet e aveva il bilancio un po’ in rosso. Il ragazzo, con quella di oggi, porta a due le sue vittorie da professionista dopo la vittoria nella 3° tappa del Tour de l’Ain. Michael è anche una conoscenza italiana: nel suo palmares ci sono Poggiana (2016) e il Gran Premio del Marmo (2017).
Carlos VERONA. 7,5. Avrebbe voluto regalare a capitan Valverde una vittoria di tappa che gli sfugge di un niente.
Pavel SIVAKOV. 6. Esplosivo, pure troppo. Alla fine scoppia.
Sepp KUSS. 6,5. L’americano oggi fa corsa d’avanguardia e torna ad occupare i suoi territori.
Romain BARDET. 6,5. È lì, dopo essersi ammaccato non poco nei giorni scorsi. Oggi gioca la carta Storer e va bene anche a lui.
Felix GROSSCHARTNER. 8. Il 27enne della Bora Hansgrohe fa corsa di testa e per soli 8” non si veste di rosso. Il tedesco prende il treno giusto e ora è lì, appena dietro alla locomotiva slovena.
Enric MAS. 8. Lo spagnolo è lì, a soli 25” dalla maglia rossa. La strada è lunga, ma per il ragazzo della Movistar la classifica è corta: Roglic non è lontano.
Miguel Angel LOPEZ. 8. Zitto zitto anche il pittore è lì, a soli 36” dalla vetta. Prima che arrivino le vette che più ama.
Simone PETILLI. 6,5. Il 28enne ragazzo comasco fa una buona corsa, e si porta a casa un più che lusinghiero 13° posto.
Primoz ROGLIC. 8. Se ce ne fosse bisogno, oggi il re conferma di non essere solo in palla con le gambe, ma di esserlo anche a livello di testa, mostrando una sicurezza e serenità disarmante. Lui non va mai sotto pressione, e tiene tutti sotto scacco.
Jan POLANC. 8. Da buon sloveno fa classifica. Il 28enne della Uae Emirates è lì, 5° nella generale a pochi secondi dal connazionale in rosso.
Egan BERNAL. 7. Il colombiano si nasconde, anche se oggi lo si vede bene. E dà l’impressione di stare bene.
Mikel LANDA. 5. Anche oggi paga dazio, altri 30” che lascia per strada a Roglic.
Giulio CICCONE. 5. Oggi era il primo vero esame per il corridore abruzzese ma, come Landa, perde secondi e posizioni nella classifica generale. Adesso è 11°. Piccola battuta d’arresto, rimediabile.
Fabio ARU. 6. Fa corsa con Landa e Ciccone, e per uno che ha annunciato il ritiro alla fine di questa Vuelta non è cosa di poco conto.
Alejandro VALVERDE. 17. Se la Signora dai denti verdi ti sorride sono dolori per tutti, anche per uno come don Alejandro, per un corridore immenso e capace come lui. Peccato. Peccato davvero doverlo perdere in questo modo, quando era lì nelle zone alte della classifica. Quando il murciano era in grado di regalarci ancora qualcosa di importante. Invece, una sbandata, una scivolata ci ha portato via uno dei più grandi corridori degli ultimi venti anni. Piange di dolore, El Imbatido. Piange di rabbia don Alejandro. Noi non abbiamo alcun motivo per sorridere e accettare questo verdetto a cuor leggero.