TOKYO2020. I NOSTRI PISTARD SONO D'ORO MA... SENZA PISTA

TOKYO 2020 | 05/08/2021 | 16:22
di Giulia De Maio

«Torneremo ad allenarci in Svizzera. Preferibilmente a Grenchen o Aigle». Edoardo Salvoldi ce lo racconta come se fosse normale: l'unica pista al coperto che abbiamo in Italia sta per richiudere i battenti. Il velodromo di Montichiari, in provincia di Brescia, ha bisogno di lavori di messa a norma, previsti da metà ottobre. Per almeno 4 mesi non sarà agibile e utilizzabile.


Dino lo racconta come se non fosse uno scandalo, semplicemente perchè come Marco Villa è abituato a lavorare sodo, senza mai fare polemiche, spaccando in quattro i pochi euro a disposizione, noccioline di contributi rispetto ai budget di potenze come Australia, Gran Bretagna, Germania e Danimarca. «I lavori al velodromo sono indispensabili per ospitare più gente, far allenare i ragazzi delle categorie giovanili, aprirlo finalmente per le gare. Speriamo di riaverlo a disposizione quanto prima. Nel frattempo faremo come abbiamo fatto per tutto il periodo di qualificazione a questi Giochi da luglio 2018 all'inverno 2019, andremo a Fiorenzuola, al Vigorelli e all'estero».


I nostri ragazzi d'oro sono abituati a viaggiare, ma meritano di avere una casa in cui non piova dentro e dove possano preparare nuovi assalti ai primati mondiali. Il titolo olimpico di Tokyo2020 sicuramente aiuterà il movimento e darà ossigeno in vista di Parigi2024. «Analizzando quanto siamo riusciti a ottenere solo con un velodromo a mezzo servizio, pensate a cosa potremmo raggiungere se fossimo messi nelle stesse condizioni dei nostri avversari – prosegue Salvoldi, uno dei tecnici più medagliati dello sport italiano. - In Italia anche se cerchiamo di promuovere tutte le specialità, la strada la fa da padrone. La gestione degli atleti è condivisa con più soggetti, dobbiamo come federazione confrontarci con i team, i preparatori personali, il che non è sempre semplice ma è nella nostra natura e ci riesce bene, come dimostrano i risultati. Altre Nazionali adottano modelli diversi. Non dobbiamo copiarle a tutti i costi, ma sarebbe tutta un'altra vita avere a disposizione le stesse strutture, lo stesso numero di persone coinvolte, indispensabili per alzare il livello del reclutamento, maggiori investimenti. Uno dei difetti più grandi dello sport è non avere memoria, noi non dobbiamo dimenticarci il nostro passato, di strada negli ultimi anni ne abbiamo fatta parecchia, la vittoria di ieri dei ragazzi e la continuità di rendimento del settore femminile non arrivano dal nulla, ma possiamo e dobbiamo percorrerne altra. La nuova dirigenza della FCI sta dimostrando una forte volontà in questo senso quindi sono fiducioso. Se ci daranno gli strumenti adeguati, a completare l'opera poi ci pensiamo noi».

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COMMENTI
Altro velodromo
5 agosto 2021 18:36 Bortolot
Ma del nuovo velodromo in provincia di Treviso di cui si parlava tempo fa non si sa più nulla?

X Bortolot
5 agosto 2021 18:50 vecchiobrocco
Il velodromo di Treviso è finito in una palude...con la ditta che lo doveva costruire in fallimento, adesso è stato "ricomprato" dalla FCI...in ogni caso non sarà pronto prima di due anni... Sono appena alla preparazione del terreno

Concordato preventivo
5 agosto 2021 18:55 Melampo
La società costruttrice ha richiesto il concordato preventivo in continuità, secondo la Legge Fallimentare. Se verrà accettato, alcune sue attività potranno continuare, altrimenti, del velodromo, o per lo meno quello che ne rimarrà del costruito attuale, se ne riparlerà tra dieci anni e passa ...

pista
5 agosto 2021 20:15 siluro1946
Anziché puntare all'avanzo di bilancio si dovrebbe puntare sulla pista e sviluppare questa specialità visto lo stato e la pericolosità delle strade. Speriamo in Dagnoni che è cresciuto nelle piste.

Il velodromo di Spresiano...un buco nell'acqua
5 agosto 2021 20:30 Roxy77
Purtroppo anche nel ricco nordest le cose a volte vanno all"Italiana" gare d appalto concordati stallo di mesi poi interviene la FCI ma il risultato non cambia purtroppo nel magnifico spazio di Spresiano dove il mitico Mosole organizza tantissimi eventi rimarrà senza velodromo almeno per un paio d'anni e chissà

Coverciano
6 agosto 2021 10:07 Fuga da lontano
Investimenti, organizzazione,
logistica, lungimiranza.

Copiare idee valide non è reato, prendiamo esempio dagli inglesi (ori nella pista, nella MTB e nella BMX

http://www.nationalcyclingcentre.com/

o il centro UCi di Aigle

https://uci.ch/world-cycling-centre/about

Velodromo, BMX arena, centro MTB, tutti centri federali dove valutare e far crescere i campioni del futuro che saranno il volano sportivo tecnico e commerciale di questo sport.

Creare, come esempio, una Coverciano per la pista e le discipline legate al ciclismo.
Lo scopo è lo sviluppo della disciplina e degli atleti, non ha senso, per il mio modesto parere, investire su palazzetti con 5/6000 posti se non si hanno velleità commerciali e ha ancora meno senso, per esempio, continuare a spendere denaro per il Vigorelli che, oltre a non essere aggiornato agli standard delle lunghezze delle piste per gli eventi olimpici e mondiali è all'aperto con tutti i problemi di utilizzo, gestione e manutenzione conseguenti.

«Ma poi bisogna aiutare i giovani a praticare questo sport. Non abbiamo bisogno di monumenti al passato ma di strutture vive» (Gianni Bugno)

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