Da poche ore con la cerimonia inaugurale sono stati aperti ufficialmente i Giochi della XXXII Olimpiade estiva a Tokyo. Per Eva Lechner, la bolzanina di 36 anni appena compiuti lo scorso mese di luglio, si tratta della quarta partecipazione all’evento sportivo più importante. Martedì 27 luglio in Giappone, con inizio alle 8 (ora italiana), Eva sarà al via con la maglia azzurra della Nazionale nella gara Donne Elite di mountain bike. Il suo allenatore, Luca Bramati che l’ha voluta nel Trinx Factory Team, ci racconta condizione, morale e… sogni nel cassetto dell’altoatesina.
“Sta sicuramente bene, è preparata al meglio possibile sia tecnicamente che fisicamente. Ha fatto tanti sacrifici come mai nella sua carriera, vediamo quale sarà il risultato che riuscirà a conquistare”.
Da allenatore e da ex campione a livello internazionale, cosa ti aspetti da Lechner?
“Ha dimostrato nelle varie gare di Coppa del Mondo di essere all’altezza delle migliori, l’età non è un problema per Eva. Ci possiamo aspettare che faccia la migliore Olimpiadi della sua vita e visto che nelle precedenti edizioni non è mai riuscita ad entrare nelle prime dieci, se ce la fa a Tokyo sarebbe un bel risultato. Poi io dentro di me spero che riesca ad arrivare tra le prime 5 al traguardo e se dovesse salire sul podio sarebbe davvero un sogno”.
Trentasei primavere e in ogni gara non si tira mai indietro. Qual è il segreto della longevità di Eva Lechner?
“La voglia di fare sacrifici e la passione per le due ruote. A inizio stagione le ho detto chiaro e tondo: “Dovrai fare tanti, tanti e ancora tanti sacrifici”. Lei li ha fatti in tutti i sensi, rinunciando a tante cose, si è impegnata al massimo e non le si può chiedere niente di più”.
Sul percorso che ci racconti?
“L’ho visto nel filmato ed è bello, tecnico e duro perché non ti dà respiro. Dicevano che era pericoloso ma mi sento di dire che non è vero, Eva l’ha già provato e ha preso subito confidenza”.
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