La delusione per Sonny Colbrelli è stata tanta oggi sul traguardo di Saint-Gaudens. Il lombardo oggi voleva vincere ma, nonostante una magnifica gara, la vittoria è andata ad uno scatenato Patrick Konrad della Bora-Hansgrohe.
«E’ difficile nascondere il mio dispiacere oggi – ha detto Colbrelli dopo il traguardo –, Ci credevo veramente e questa per me era l’ultima occasione per vincere una tappa». Colbrelli oggi ha fatto il secondo posto in una tappa non proprio adatta alle sue caratteristiche. Ci saranno ancora due tappe con arrivo in volata, ma dovrà vedersela con velocisti del calibro di Cavendish. «Nelle tappe in volata faccio fatica a prendere le posizioni e non riesco a vincere e poi magari mi sbaglio e riuscirò a vincere proprio in una volata. Certamente ci sono ancora tutti i Pirenei da affrontare e i velocisti come Cavendish su queste salite faticano veramente molto e potrebbero arrivare troppo stanchi nell’ultima volata a Parigi».
Colbrelli sperava nella vittoria oggi, ma le cose non sono andate come voleva. Il corridore della Bahrain Victorius sa di non aver sbagliato nulla, ma il risultato tanto atteso però non è arrivato.
«Ha fatto un grande numero Konrad, devo fargli i miei complimenti. Oggi è stata una tappa molto impegnativa non proprio adatta a me. Non sono deluso ma rammaricato perché ho dato tutto, cercavo la vittoria e non un altro piazzamento».
Il rammarico per una vittoria sfumata c’è ma Colbrelli non è il corridore che si abbatte per un successo mancato e pensa già alla tappa di venerdì, quando la corsa arriverà a Libourne. «Venerdì ci sarà una tappa piatta e forse lì potrei riprovarci».
Domani sarà una tappa molto difficile con tre salite dure e l’arrivo al Col du Portet che metterà a dura prova il gruppo. La frazione numero 17 sarà una delle più difficili e ancora una volta potrebbe esserci una corsa nella corsa, con la fuga che arriverà al traguardo e gli uomini di classifica a fare la loro battaglia. «Domani la salita finale è veramente dura, molto più della settimana scorsa. Sarà una tappa proprio per scalatori, ma possiamo sempre vedere come evolverà la corsa. Oggi per me è stata una giornata molto dispendiosa, non sono uno scalatore e quando siamo saliti sul Mont Ventoux io sono stato veramente male. Ho faticato per diversi giorni dopo quella tappa».
Oggi il meteo inclemente ha favorito Colbrelli e in salita sta andando bene, anche se le sue sono più caratteristiche da uomo da corse di un giorno. Lo abbiamo visto arrivare terzo sulla tappa con arrivo a Tignes, dove molti corridori hanno sofferto per la pioggia e il freddo delle Alpi e oggi è stato forte sui Pirenei. «Non sono troppo stupito dei miei risultati, la condizione è molto buona, certamente non potrei fare questi risultati su tappe estreme, ma ho già dimostrato negli anni passati, che se la gamba c’è allora posso arrivare a buoni risultati e anche sulle salite posso andare forte».
L’umore di Colbrelli non è al massimo, ma c’è la consapevolezza di aver dato tutto e di aver portato con orgoglio, la maglia di campione italiano al Tour de France.
«Ho fatto dei buoni piazzamenti ed ho la certezza di aver onorato la maglia che indosso. Il morale non può essere al massimo adesso, ma se penso a questa maglia con il tricolore, allora il mio umore migliora. Certo che mi sarebbe piaciuto di più poterla portare sul gradino più alto di una tappa, ma come sempre aspettiamo la fine di questo Tour».