Esaltante il bilancio di Gaia Realini nel suo primo Giro d'Italia Internazionale Femminile. Undicesimo posto in classifica generale, seconda nella speciale classifica della Maglia Bianca (Giovani). Ancor prima sesta a Prato Nevoso, nona nella cronoscalata a Cascate del Toce, undicesima sul Monte Matajur.
Nessuno, neppure il più ottimistA, alla vigilia della corsa Rosa in casa Isolmant Premac Vittoria avrebbe scommesso un centesimo su una situazione di classifica così brillante.
Ed invece, fin dalle prime tappe, la Realini ha ingranato le marce e si è guadagnata il titolo di "rivelazione" del Giro d'Italia 2021. "«Merito della squadra che mi ha dato l'opportunità di partecipare al Giro d'Italia, degli sponsor che ci supportano in questo nostro progetto, della mia famiglia e del mio allenatore Francesco Masciarelli se sono in grado di ottenere questo risultato - spiega Gaia, 20 anni di Pescara Colli -. Se mi avessero detto un mese fa che avrei corso il Giro da protagonista, mi sarei messa a ridere. Sembrava un traguardo troppo grande, alla mia giovane età correre il primo Giro senza sapere cosa mi sarei aspettata è davvero incredibile. Evidentemente ho saputo sfruttare bene la mia occasione».
Un Giro d'Italia che ti ha vista esplodere, a 20 anni com'è la nuova Realini?
«Una sola prestazione non può cambiare il mio atteggiamento. Non ho ancora fatto niente, sto coi piedi per terra - mette in chiaro Gaia-. Il mio primo Giro è andato benissimo, ma questo non significa spostare gli equilibri. Rimango la ragazza di prima, e vado avanti per la mia strada».
Comunque sia è stato un gran bel Giro per la Isolmant Premac Vittoria guidata da Giovanni Fidanza. Tutte le ragazze hanno dato il meglio per l'economia della squadra, e per supportare fino in fondo la posizione in classifica della sorprendente Realini. Gasparini, Pisciali, Eremita, Zanetti e Baroni sono state all'altezza della situazione, insieme hanno vissuto giornate eccitanti. La dedizione, la professionalità e la gioia di correre consentono a queste ragazze di raggiungere risultati che vediamo, e di portare avanti un progetto triennale finalizzato a crescere con obiettivi mirati che saranno quelli di avere ulteriormente visibilità e atlete più importanti nel panorama internazionale.
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